INTRODUZIONE Per età, il giovane universitario vive un momento evolutivo particolarmente stressante, ricco di cambiamenti, di situazioni critiche e di molti rischi, compreso quello di drop-out universitario. OBIETTIVO Esplorare gli aspetti motivazionali, organizzativi, i fattori protettivi e di benessere correlati alla prevenzione del rischio di drop-out in studenti universitari. METODOLOGIA I partecipanti sono stati 331 giovani tra i 19 e i 31 anni a cui è stato somministrato, attraverso la piattaforma internet Redcap, un questionario costruito ad hoc, con risposte a scelta multipla. RISULTATI I dati sono stati sottoposti ad analisi di statistica inferenziale; si riportano i risultati con significatività p=0,001 1) MOTIVAZIONI ALLE DIFFICOLTÀ NELLO STUDIO: per gli studenti la mancanza di concentrazione e il blocco per il superamento un esame più ostico determina un periodo di difficoltà, ansia e, in alcuni casi, di blocco nello studio. Gli studenti fuori corso avvertono di più la pressione familiare, si sentono meno autonomi e positivi, meno interessati e stimolati dalle cose della vita e dalle relazioni sociali. 2) ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO DI STUDIO E SUE CONSEGUENZE: lo studente in sede riesce a organizzare meglio il suo tempo e la resa dello studio. Chi sente di essere organizzato nello studio dorme meglio ed è più soddisfatto della propria vita; ha pensieri più positivi, si sente più stimolato, interessato, autonomo, con maggiori relazioni sociali e amicali. Chi ha avuto un blocco nello studio, invece, sente di non essere per niente autonomo nelle cose della sua vita o nella maggior parte di esse. 3) FATTORI PROTETTIVI E DI BENESSERE: fattori protettivi importanti per la soddisfazione di Se’ sono sia la frequenza ai corsi che il rapporto diretto e costante con i docenti. Il prodotto di tutto ciò è, in genere, avere maggiori attese, essere più attento alla salute e alla dieta (soprattutto le femmine), avere pensieri positivi e ricercare più occasioni sociali, d’intimità e divertimento. Questa percezione correla negativamente con il manifestarsi di ansia/depressione. Un’organizzazione ottimale del corso di laurea e del tempo di studio riduce, infine, il rischio della comparsa di malesseri fisici e psicologici. CONCLUSIONI La conoscenza degli aspetti e dei fattori discussi potrebbe essere utile per implementare un percorso di counseling universitario, qualora uno studente lo richiedesse.
Lo studente universitario e il rischio drop-out: motivazioni, aspetti organizzativi, fattori protettivi e di benessere
IANNACCONE, Antonio
2015-01-01
Abstract
INTRODUZIONE Per età, il giovane universitario vive un momento evolutivo particolarmente stressante, ricco di cambiamenti, di situazioni critiche e di molti rischi, compreso quello di drop-out universitario. OBIETTIVO Esplorare gli aspetti motivazionali, organizzativi, i fattori protettivi e di benessere correlati alla prevenzione del rischio di drop-out in studenti universitari. METODOLOGIA I partecipanti sono stati 331 giovani tra i 19 e i 31 anni a cui è stato somministrato, attraverso la piattaforma internet Redcap, un questionario costruito ad hoc, con risposte a scelta multipla. RISULTATI I dati sono stati sottoposti ad analisi di statistica inferenziale; si riportano i risultati con significatività p=0,001 1) MOTIVAZIONI ALLE DIFFICOLTÀ NELLO STUDIO: per gli studenti la mancanza di concentrazione e il blocco per il superamento un esame più ostico determina un periodo di difficoltà, ansia e, in alcuni casi, di blocco nello studio. Gli studenti fuori corso avvertono di più la pressione familiare, si sentono meno autonomi e positivi, meno interessati e stimolati dalle cose della vita e dalle relazioni sociali. 2) ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO DI STUDIO E SUE CONSEGUENZE: lo studente in sede riesce a organizzare meglio il suo tempo e la resa dello studio. Chi sente di essere organizzato nello studio dorme meglio ed è più soddisfatto della propria vita; ha pensieri più positivi, si sente più stimolato, interessato, autonomo, con maggiori relazioni sociali e amicali. Chi ha avuto un blocco nello studio, invece, sente di non essere per niente autonomo nelle cose della sua vita o nella maggior parte di esse. 3) FATTORI PROTETTIVI E DI BENESSERE: fattori protettivi importanti per la soddisfazione di Se’ sono sia la frequenza ai corsi che il rapporto diretto e costante con i docenti. Il prodotto di tutto ciò è, in genere, avere maggiori attese, essere più attento alla salute e alla dieta (soprattutto le femmine), avere pensieri positivi e ricercare più occasioni sociali, d’intimità e divertimento. Questa percezione correla negativamente con il manifestarsi di ansia/depressione. Un’organizzazione ottimale del corso di laurea e del tempo di studio riduce, infine, il rischio della comparsa di malesseri fisici e psicologici. CONCLUSIONI La conoscenza degli aspetti e dei fattori discussi potrebbe essere utile per implementare un percorso di counseling universitario, qualora uno studente lo richiedesse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.