L'A. affronta la problematica relativa alla natura retributiva o risarcitoria degli emolumenti spettanti al lavoratore successivamente alla declaratoria giudiziale dell’illegittimità della cessione di ramo di azienda che aveva implicato la novazione soggettiva del rapporto di lavoro. L'indagine prende spunto dalla sentenza 3 luglio 2019 n. 177841 della Corte di Cassazione. Centrale ai fini della soluzione della problematica in oggetto è la questione, tutta civilistica, dell’operatività, con riguardo alla fattispecie oggetto del vaglio della Corte, della disciplina comune in tema di mora del creditore.

La Corte di Cassazione riconduce a razionalità e coerenza il tormentato capitolo della mora del creditore nel rapporto di lavoro.

MITE F
2020-01-01

Abstract

L'A. affronta la problematica relativa alla natura retributiva o risarcitoria degli emolumenti spettanti al lavoratore successivamente alla declaratoria giudiziale dell’illegittimità della cessione di ramo di azienda che aveva implicato la novazione soggettiva del rapporto di lavoro. L'indagine prende spunto dalla sentenza 3 luglio 2019 n. 177841 della Corte di Cassazione. Centrale ai fini della soluzione della problematica in oggetto è la questione, tutta civilistica, dell’operatività, con riguardo alla fattispecie oggetto del vaglio della Corte, della disciplina comune in tema di mora del creditore.
2020
mora del creditore, novazione soggettiva, contratto di lavoro, cessione di azienda, compensatio lucri cum damno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/3362
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