Since the nineties, but the phenomenon has intensified in the last decade, has increased the number of SME that choose to relocate their production - or specific phases of it - in countries with low labour costs, in order to maintain or strengthen their competitiveness on international markets. Many enterprises of industrial districts adopted a strategy of relocation, breaking up the system of relationship on which these particular and economic realities are based. These realities are characterized by SME sectorial specialized. The phenomenon, which affected most of the Italian industrial districts occurred with particular intensity in textile and clothing local production systems, causing relevant economic and employment effects. Most of the relocation processes were realized in the eurasian continent with a high concentration of productive investments in Eastern Europe and China, becomed one of the main partner of Italian manufacturing districts. This contribution - which is part of that wide field of research that investigates the effects of globalization on local production systems – proposes to analyze the process of internationalization of production of Italian industrial districts with particular reference to those involved in textiles and clothing; it wants to describe and interpret the consequences that this process determines, first, on the competitiveness of enterprises and, secondly, on the districts competitiveness. The hypothesis, in fact, is that the relocation has not be viewed a priori as a process of relational dismantling of districts, but as a necessary step in their process of reorganization and competitive refocusing. This process is a necessary condition to achieve a correct development.

A partire dagli anni Novanta, ma il fenomeno si è intensificato nel corso dell’ultimo decennio, è cresciuto il numero di piccole e medie imprese che ha scelto di delocalizzare la propria produzione o specifiche fasi della stessa in Paesi a basso costo di manodopera al fine di mantenere o consolidare la propria competitività sui mercati internazionali. Ad adottare una strategia di delocalizzazione produttiva sono state anche molte imprese distrettuali, scardinando il sistema relazionale su cui si fondano queste particolari realtà economico-territoriali, caratterizzate dalla presenza di piccole e medie imprese settorialmente specializzate. Il fenomeno, che ha interessato buona parte dei distretti industriali italiani, si è presentato con particolare intensità in quei sistemi produttivi locali specializzatesi nel settore del tessile-abbigliamento, determinando sui relativi contesti territoriali effetti economici ed occupazionali di notevole rilevanza. Buona parte dei processi di delocalizzazione hanno interessato il continente euro-asiatico con una forte concentrazione degli investimenti produttivi nei Paesi dell’Europa orientale e nella Repubblica Popolare Cinese, divenuta nel frattempo uno dei principali partner produttivi dei distretti italiani. Il contributo – che si inserisce in quel vasto filone di ricerca che indaga sugli effetti della globalizzazione sui sistemi produttivi locali – intende analizzare il processo di internazionalizzazione produttiva dei distretti industriali italiani con particolare riferimento a quelli operanti nel settore del tessile-abbigliamento, al fine di descrivere ed interpretare le conseguenze che questo processo determina, da un lato, sulla competitività delle imprese, e dall’altro, sulla competitività dei relativi contesti territoriali (i distretti). L’ipotesi, infatti, è che la delocalizzazione non vada letta aprioristicamente come un processo di destrutturazione relazionale dei distretti, ma come una fase necessaria nel processo di riorganizzazione e di riposizionamento competitivo della base economico-produttiva di queste realtà territoriali, presupposto ineludibile per il loro successivo sviluppo.

From local to global networks. The internationalization of production of textile and clothing district

GRANATA G
2010-01-01

Abstract

Since the nineties, but the phenomenon has intensified in the last decade, has increased the number of SME that choose to relocate their production - or specific phases of it - in countries with low labour costs, in order to maintain or strengthen their competitiveness on international markets. Many enterprises of industrial districts adopted a strategy of relocation, breaking up the system of relationship on which these particular and economic realities are based. These realities are characterized by SME sectorial specialized. The phenomenon, which affected most of the Italian industrial districts occurred with particular intensity in textile and clothing local production systems, causing relevant economic and employment effects. Most of the relocation processes were realized in the eurasian continent with a high concentration of productive investments in Eastern Europe and China, becomed one of the main partner of Italian manufacturing districts. This contribution - which is part of that wide field of research that investigates the effects of globalization on local production systems – proposes to analyze the process of internationalization of production of Italian industrial districts with particular reference to those involved in textiles and clothing; it wants to describe and interpret the consequences that this process determines, first, on the competitiveness of enterprises and, secondly, on the districts competitiveness. The hypothesis, in fact, is that the relocation has not be viewed a priori as a process of relational dismantling of districts, but as a necessary step in their process of reorganization and competitive refocusing. This process is a necessary condition to achieve a correct development.
2010
978-605-61069-1-0
A partire dagli anni Novanta, ma il fenomeno si è intensificato nel corso dell’ultimo decennio, è cresciuto il numero di piccole e medie imprese che ha scelto di delocalizzare la propria produzione o specifiche fasi della stessa in Paesi a basso costo di manodopera al fine di mantenere o consolidare la propria competitività sui mercati internazionali. Ad adottare una strategia di delocalizzazione produttiva sono state anche molte imprese distrettuali, scardinando il sistema relazionale su cui si fondano queste particolari realtà economico-territoriali, caratterizzate dalla presenza di piccole e medie imprese settorialmente specializzate. Il fenomeno, che ha interessato buona parte dei distretti industriali italiani, si è presentato con particolare intensità in quei sistemi produttivi locali specializzatesi nel settore del tessile-abbigliamento, determinando sui relativi contesti territoriali effetti economici ed occupazionali di notevole rilevanza. Buona parte dei processi di delocalizzazione hanno interessato il continente euro-asiatico con una forte concentrazione degli investimenti produttivi nei Paesi dell’Europa orientale e nella Repubblica Popolare Cinese, divenuta nel frattempo uno dei principali partner produttivi dei distretti italiani. Il contributo – che si inserisce in quel vasto filone di ricerca che indaga sugli effetti della globalizzazione sui sistemi produttivi locali – intende analizzare il processo di internazionalizzazione produttiva dei distretti industriali italiani con particolare riferimento a quelli operanti nel settore del tessile-abbigliamento, al fine di descrivere ed interpretare le conseguenze che questo processo determina, da un lato, sulla competitività delle imprese, e dall’altro, sulla competitività dei relativi contesti territoriali (i distretti). L’ipotesi, infatti, è che la delocalizzazione non vada letta aprioristicamente come un processo di destrutturazione relazionale dei distretti, ma come una fase necessaria nel processo di riorganizzazione e di riposizionamento competitivo della base economico-produttiva di queste realtà territoriali, presupposto ineludibile per il loro successivo sviluppo.
district
network
delocalization
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/88
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