La povertà educativa è particolarmente insidiosa perché priva i minori delle competenze e delle capacità cognitive e socio-emozionali, fondamentali per crescere e vivere nel mondo della conoscenza e dell’innovazione (Save the Children, 2018). Come la povertà materiale anche quella educativa è fenomeno multidimensionale; attraverso le risultanze delle più recenti ricerche empiriche sul tema (Save the Children, Demopolis, Caritas, Impresa Sociale con i Bambini, Rete Internazionale Città dell’Educazione), il presente articolo analizza i nuovi quadri di riferimento per le politiche e le pratiche educative nel rispetto degli obiettivi uno e quattro dell’Agenda 2030 (porre fine alla povertà in tutte le su forme e offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti). L’articolo affronta, inoltre, il tema di come la recente pandemia globale, causata dal Covid-19, abbia reso questo scenario ancora più complesso, portando alla luce gli squilibri presenti nell’accesso alle risorse educative (problematiche nella didattica on line in assenza di pc, devices o connessioni internet) e l’entrata, per un numero sempre maggiore di famiglie, in stato di povertà.
Children in educational poverty are deprived of the cognitive and socio-emotional skills and competences that are fundamental to grow and live in the world of knowledge and innovation (Save the Children, 2018). Educational poverty is a multi-dimension phenomenon just like material poverty. Through the results of recent research (Save the Children, Demopolis, Caritas, Impresa Sociale con i Bambini, Rete Internazionale Città dell’Educazione), this article analyses the frameworks on educational policies and practices in the perspectives of goals 1 and 4 of the 2030 Agenda (stop poverty in all of its aspects, provide quality, inclusive and equal education, promote lifelong learning opportunities for all). The article also focuses on how the recent global Covid-19 pandemic has made this scenario more and more complicated by showing differences in accessing educational resources (no possibilities to attend online classes without a pc or an internet connection) and by condemning an always larger number of families to poverty.
Nessuno escluso. La povertà educativa minorile: quali politiche, quali pratiche alla luce dell’Agenda 2030
Scarinci Alessia
2020-01-01
Abstract
La povertà educativa è particolarmente insidiosa perché priva i minori delle competenze e delle capacità cognitive e socio-emozionali, fondamentali per crescere e vivere nel mondo della conoscenza e dell’innovazione (Save the Children, 2018). Come la povertà materiale anche quella educativa è fenomeno multidimensionale; attraverso le risultanze delle più recenti ricerche empiriche sul tema (Save the Children, Demopolis, Caritas, Impresa Sociale con i Bambini, Rete Internazionale Città dell’Educazione), il presente articolo analizza i nuovi quadri di riferimento per le politiche e le pratiche educative nel rispetto degli obiettivi uno e quattro dell’Agenda 2030 (porre fine alla povertà in tutte le su forme e offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti). L’articolo affronta, inoltre, il tema di come la recente pandemia globale, causata dal Covid-19, abbia reso questo scenario ancora più complesso, portando alla luce gli squilibri presenti nell’accesso alle risorse educative (problematiche nella didattica on line in assenza di pc, devices o connessioni internet) e l’entrata, per un numero sempre maggiore di famiglie, in stato di povertà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.