In uno studio congiunto dei Delitti della Rue Morgue di Edgar Alla Poe e di alcune fondamentali serie televisive dell’ultimo ventennio, questo saggio compie un’indagine sul testo seriale e sulla sua ricezione. Dapprima, per via delle attese e delle sospensioni che contraddistinguono la narrazione, l’indagine si sofferma sui legami di reciprocità che si generano tra lo spettatore, il fan e lo sguardo del detective. In seguito, mettendo a fuoco le principali tecniche narrative, come anche la natura fragile e transitoria dei personaggi, l’analisi si sofferma sulle dinamiche e sui contenuti essenziali delle serie, indentificati con la ricerca di una vertiginosa immersione, con il tentativo di “toccare” e forzare i limiti nervosi dello spettatore, un modus operandi non distante delle ultime sperimentazioni della realtà virtuale.
Talento e assuefazione. Le serie-tv e la creazione del fan
Vagni T.
2024-01-01
Abstract
In uno studio congiunto dei Delitti della Rue Morgue di Edgar Alla Poe e di alcune fondamentali serie televisive dell’ultimo ventennio, questo saggio compie un’indagine sul testo seriale e sulla sua ricezione. Dapprima, per via delle attese e delle sospensioni che contraddistinguono la narrazione, l’indagine si sofferma sui legami di reciprocità che si generano tra lo spettatore, il fan e lo sguardo del detective. In seguito, mettendo a fuoco le principali tecniche narrative, come anche la natura fragile e transitoria dei personaggi, l’analisi si sofferma sulle dinamiche e sui contenuti essenziali delle serie, indentificati con la ricerca di una vertiginosa immersione, con il tentativo di “toccare” e forzare i limiti nervosi dello spettatore, un modus operandi non distante delle ultime sperimentazioni della realtà virtuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.