Solo negli anni più recenti, nonostante le diverse sollecitazioni introdotte fin dagli anni ottanta-novanta del secolo scorso da numerosi studiosi, la prigionia di guerra è divenuta un argomento ricorrente della ricostruzione storiografica. Per quanto riguarda il caso italiano, l’attenzione degli studiosi si è rivolta in maniera preminente al tema della cattività “subita”, con lavori volti a indagare le prigionie in mani alleate che sono andati ad aggiungersi al ricco e diversificato panorama di studi relativi alle cattività sovietica e tedesca, già da tempo consolidati ma recentemente arricchiti da nuovi contributi. Meno affrontato, per il momento, pur con alcune eccezioni, è il tema della prigionia “inferta” dagli italiani ai nemici catturati,
I campi per prigionieri di guerra alleati nell'Italia meridionale e insulare
INSOLVIBILE I
2021-01-01
Abstract
Solo negli anni più recenti, nonostante le diverse sollecitazioni introdotte fin dagli anni ottanta-novanta del secolo scorso da numerosi studiosi, la prigionia di guerra è divenuta un argomento ricorrente della ricostruzione storiografica. Per quanto riguarda il caso italiano, l’attenzione degli studiosi si è rivolta in maniera preminente al tema della cattività “subita”, con lavori volti a indagare le prigionie in mani alleate che sono andati ad aggiungersi al ricco e diversificato panorama di studi relativi alle cattività sovietica e tedesca, già da tempo consolidati ma recentemente arricchiti da nuovi contributi. Meno affrontato, per il momento, pur con alcune eccezioni, è il tema della prigionia “inferta” dagli italiani ai nemici catturati,I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.