Lo scritto affronta il tema mai indagato della soluzione delle crisi d’impresa attraverso la conversione dei crediti in capitale di rischio. La funzione del diritto delle imprese in crisi è quella di ridurre i costi di transazione tra le esigenze di esclusività del controllo sui beni dell’impresa e la necessità di delegarne l’utilizzo, consentendo ai creditori ex post di svincolare le risorse prestate ad imprese divenute insolventi per destinarle ad attività più redditizie e di esercitare un controllo ex ante e medio tempore sulla gestione del soggetto finanziato mediante la minaccia di fallimento. La procedura concorsuale dal canto suo costituisce uno strumento attraverso cui è possibile disporre delle imprese inefficienti e favorire la riallocazione del patrimonio degli imprenditori insolventi. L’insolvenza squarcia quella gabbia organizzativa che normalmente preclude ai creditori di incidere sulle scelte degli organi della società, legittimandone la partecipazione al processo di ristrutturazione, secondo le regole concorsuali coordinate con quelle societarie e contrattuali. Da questo punto di vista, diritto societario e fallimentare possono avere un ruolo complementare come strumenti che consentono ai finanziatori dell’impresa di sorvegliare ed indirizzare l’operato del management, ruolo che in caso di insolvenza può consentire, a certe condizioni, di trasformare direttamente gli stakeholders in shareholders.

L'allocazione efficiente dell'impresa in crisi mediante la trasformazione dei creditori in soci

FIMMANO', Francesco
2010-01-01

Abstract

Lo scritto affronta il tema mai indagato della soluzione delle crisi d’impresa attraverso la conversione dei crediti in capitale di rischio. La funzione del diritto delle imprese in crisi è quella di ridurre i costi di transazione tra le esigenze di esclusività del controllo sui beni dell’impresa e la necessità di delegarne l’utilizzo, consentendo ai creditori ex post di svincolare le risorse prestate ad imprese divenute insolventi per destinarle ad attività più redditizie e di esercitare un controllo ex ante e medio tempore sulla gestione del soggetto finanziato mediante la minaccia di fallimento. La procedura concorsuale dal canto suo costituisce uno strumento attraverso cui è possibile disporre delle imprese inefficienti e favorire la riallocazione del patrimonio degli imprenditori insolventi. L’insolvenza squarcia quella gabbia organizzativa che normalmente preclude ai creditori di incidere sulle scelte degli organi della società, legittimandone la partecipazione al processo di ristrutturazione, secondo le regole concorsuali coordinate con quelle societarie e contrattuali. Da questo punto di vista, diritto societario e fallimentare possono avere un ruolo complementare come strumenti che consentono ai finanziatori dell’impresa di sorvegliare ed indirizzare l’operato del management, ruolo che in caso di insolvenza può consentire, a certe condizioni, di trasformare direttamente gli stakeholders in shareholders.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/6050
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