Il saggio è stato concepito come introduzione a Viaggio e sconfinamenti, un volume dedicato ai temi del viaggio, del confine e dell’atto che lo trascende: lo sconfinare, inteso come pratica intellettuale e fisica, e affermazione di libertà. Dal taglio comparatista, il primo paragrafo del saggio, Ambivalenze e linee d’ombra, definisce i concetti di viaggio, frontiera e confine esplorando le tensioni e le dissonanze che attraversano questo campo semantico. Attraverso il commento di un brano del romanzo The Crossing (Oltre il confine) di Cormac McCarthy, la riflessione include temi ricorrenti in questo immaginario, come l’erranza, l’incontro con l’altro o l’ospitalità. Il secondo paragrafo, Le frontiere del viaggio, da una prospettiva sociologica riflette sulla moltiplicazione dei confini – intesi come dispositivi che si materializzano attraverso i media e l’immaginario che essi nutrono - e delle conseguenze che questi hanno sulle persone. L’ultima parte del saggio, intitolata Sconfinare tra media, generi e discipline, introduce il volume con un breve cenno alla letteratura di viaggio e alle costellazioni di saperi e linguaggi che la riguardano. In chiusura, sono presentati i saggi che lo costituiscono e le relazioni tematiche e interdisciplinari che intercorrono tra le sezioni e le rubriche della rivista.
Viaggio e spaesamento tra nuovi confini e vecchie frontiere
Piga Bruni E;
2020-01-01
Abstract
Il saggio è stato concepito come introduzione a Viaggio e sconfinamenti, un volume dedicato ai temi del viaggio, del confine e dell’atto che lo trascende: lo sconfinare, inteso come pratica intellettuale e fisica, e affermazione di libertà. Dal taglio comparatista, il primo paragrafo del saggio, Ambivalenze e linee d’ombra, definisce i concetti di viaggio, frontiera e confine esplorando le tensioni e le dissonanze che attraversano questo campo semantico. Attraverso il commento di un brano del romanzo The Crossing (Oltre il confine) di Cormac McCarthy, la riflessione include temi ricorrenti in questo immaginario, come l’erranza, l’incontro con l’altro o l’ospitalità. Il secondo paragrafo, Le frontiere del viaggio, da una prospettiva sociologica riflette sulla moltiplicazione dei confini – intesi come dispositivi che si materializzano attraverso i media e l’immaginario che essi nutrono - e delle conseguenze che questi hanno sulle persone. L’ultima parte del saggio, intitolata Sconfinare tra media, generi e discipline, introduce il volume con un breve cenno alla letteratura di viaggio e alle costellazioni di saperi e linguaggi che la riguardano. In chiusura, sono presentati i saggi che lo costituiscono e le relazioni tematiche e interdisciplinari che intercorrono tra le sezioni e le rubriche della rivista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.