Although the “shape” of any artifact was once conditioned by “technique”, and although “technique” has always been considered as a tool for “shape”s purpose, this distinction appears obsolete today. In the last years, we are witnessing a new cultural paradigm subverting the relationship between the shape!s creative act and the use of techniques. Eidos e tèchne become "eeting concepts; their methodological limits fade and they merge, giving birth to new creative models based on the concept “Formatecnica” (“technicalshape”). According to this concept, it!s impossible to recognize the di#erence between shape and function, between sign and meaning. $e “shape of function” is con%onted with the “Function of shape” where the technique becomes the shape of the artifact and the shape is pure technique with no constructive aspect. Swinging %om “Formalism” to “Technicalism”, the designer is %ee %om the scale of the project and %om the “faktura”, aiming for the creative aspect to unveil the dematerialization and virtualization of the physical space, targeting the meaning of things rather than the technical-morphological aspects, where “technique” and “Form” are united in an always closer and unbreakable relationship pertaining to the perceptive and communicative aspect in the space of the project of artifacts, whether they are architectures or design products.

Se un tempo la “forma” di un qualsiasi artefatto era condizionata dalla “tecnica”, e se la “tecnica” è stata da sempre considerata al servizio della “forma”, questa distinzione oggi appare desueta. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un nuovo paradigma culturale che sovverte il rapporto tra atto creativo delle forme e utilizzo delle tecniche. Eidos e tèchne diventano concetti labili; perdono i loro con&ni metodologici e si mescolano dando vita a nuovi modelli creativi basati sul concetto di “Formatecnica” per il quale non è più possibile riconoscere la di#erenza tra forma e funzione, tra segno e signi&cato. La “Forma della funzione” si con%onta con la “Funzione della forma” per la quale la tecnica diventa essa stessa forma dell!artefatto e la forma è pura tecnica epurata degli aspetti costruttivi. In un altalenante agire tra “Formalismi” e “Tecnicismi”, il progettista si libera dalla scala del progetto, si a#ranca dalla “faktura” puntando sull!aspetto creativo per disvelare la dematerializzazione e la virtualizzazione dello spazio &sico, puntando sul “signi&cato” delle cose piuttosto che sugli aspetti tecnico-morfologici, in cui “tecnica” e “forma” sono unite da un rapporto sempre più stretto e inscindibile che interessa l!aspetto comunicativo e percettivo del progetto degli artefatti, che siano essi architetture o prodotti di design.

“Formatecnica”. Il nuovo paradigma culturale che investe lo spazio del progetto.

Elia M;Bianchi R.
2023-01-01

Abstract

Although the “shape” of any artifact was once conditioned by “technique”, and although “technique” has always been considered as a tool for “shape”s purpose, this distinction appears obsolete today. In the last years, we are witnessing a new cultural paradigm subverting the relationship between the shape!s creative act and the use of techniques. Eidos e tèchne become "eeting concepts; their methodological limits fade and they merge, giving birth to new creative models based on the concept “Formatecnica” (“technicalshape”). According to this concept, it!s impossible to recognize the di#erence between shape and function, between sign and meaning. $e “shape of function” is con%onted with the “Function of shape” where the technique becomes the shape of the artifact and the shape is pure technique with no constructive aspect. Swinging %om “Formalism” to “Technicalism”, the designer is %ee %om the scale of the project and %om the “faktura”, aiming for the creative aspect to unveil the dematerialization and virtualization of the physical space, targeting the meaning of things rather than the technical-morphological aspects, where “technique” and “Form” are united in an always closer and unbreakable relationship pertaining to the perceptive and communicative aspect in the space of the project of artifacts, whether they are architectures or design products.
2023
Se un tempo la “forma” di un qualsiasi artefatto era condizionata dalla “tecnica”, e se la “tecnica” è stata da sempre considerata al servizio della “forma”, questa distinzione oggi appare desueta. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un nuovo paradigma culturale che sovverte il rapporto tra atto creativo delle forme e utilizzo delle tecniche. Eidos e tèchne diventano concetti labili; perdono i loro con&ni metodologici e si mescolano dando vita a nuovi modelli creativi basati sul concetto di “Formatecnica” per il quale non è più possibile riconoscere la di#erenza tra forma e funzione, tra segno e signi&cato. La “Forma della funzione” si con%onta con la “Funzione della forma” per la quale la tecnica diventa essa stessa forma dell!artefatto e la forma è pura tecnica epurata degli aspetti costruttivi. In un altalenante agire tra “Formalismi” e “Tecnicismi”, il progettista si libera dalla scala del progetto, si a#ranca dalla “faktura” puntando sull!aspetto creativo per disvelare la dematerializzazione e la virtualizzazione dello spazio &sico, puntando sul “signi&cato” delle cose piuttosto che sugli aspetti tecnico-morfologici, in cui “tecnica” e “forma” sono unite da un rapporto sempre più stretto e inscindibile che interessa l!aspetto comunicativo e percettivo del progetto degli artefatti, che siano essi architetture o prodotti di design.
Innovazione, artefatto, creatività progettuale, paradigma, formatecnica
Innovation, artifact, design creativity, paradigm, technicalshape
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/4960
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