Mai come in questi anni, l’arte contemporanea viene accolta negli spazi pubblici della città, reclamata, promossa ed incentivata da associazioni, sindaci e soprintendenti, chiamata al lavoro per una nuova rappresentazione del sociale. Ma la città d’arte, per paradosso, non è mai degli artisti. È la città dei turisti, dell’attrazione, dello spettacolo. In questa logica “Arte in Piazza” e “Bandiere di Maggio” si configurano come due grandi contenitori a scala urbana ideati per promuovere arte contemporanea ma anche, e soprattutto, come volani per lo sviluppo sociale ed economico della città di Napoli. Due eventi di portata internazionale che muovono le premesse di una possibile rinascita della città riguardata non più soltanto come luogo della conservazione e valorizzazione di beni culturali appartenenti al passato ma anche come marco-spazio diffuso, contemporaneo e immateriale in grado di reintrerpretare il nuovo, necessario rapporto tra città ed arte, tra l’architettura del passato e le frontiere dell’arte contemporanea, tra spazi urbani e nuove avventure estetiche. Promossi dalla Regione Campania, oggi i due eventi sono finanziati anche dalla Comunità Europea ed affiancano manifestazioni ormai consolidate (“Maggio dei Monumenti”, “Aspettando Maggio”, “Natale a Napoli”) afferenti il circuito dei Grandi Eventi.
Spazi urbani come contenitori di eventi culturali
Elia M
2006-01-01
Abstract
Mai come in questi anni, l’arte contemporanea viene accolta negli spazi pubblici della città, reclamata, promossa ed incentivata da associazioni, sindaci e soprintendenti, chiamata al lavoro per una nuova rappresentazione del sociale. Ma la città d’arte, per paradosso, non è mai degli artisti. È la città dei turisti, dell’attrazione, dello spettacolo. In questa logica “Arte in Piazza” e “Bandiere di Maggio” si configurano come due grandi contenitori a scala urbana ideati per promuovere arte contemporanea ma anche, e soprattutto, come volani per lo sviluppo sociale ed economico della città di Napoli. Due eventi di portata internazionale che muovono le premesse di una possibile rinascita della città riguardata non più soltanto come luogo della conservazione e valorizzazione di beni culturali appartenenti al passato ma anche come marco-spazio diffuso, contemporaneo e immateriale in grado di reintrerpretare il nuovo, necessario rapporto tra città ed arte, tra l’architettura del passato e le frontiere dell’arte contemporanea, tra spazi urbani e nuove avventure estetiche. Promossi dalla Regione Campania, oggi i due eventi sono finanziati anche dalla Comunità Europea ed affiancano manifestazioni ormai consolidate (“Maggio dei Monumenti”, “Aspettando Maggio”, “Natale a Napoli”) afferenti il circuito dei Grandi Eventi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.