Le attuali normative in campo di risparmio energetico nel settore dell'edilizia, in particolare la direttiva europea 2002/91/CE “Energy performance of buildings”, recepita in Italia con il DLgs 192/2005 e la sua successiva integrazione (DLgs 311/2006) individuano e definiscono criteri e procedure per la valutazione del fabbisogno energetico del sistema edificio-impianto, sviluppando temi già introdotti con la L.10/91. In parallelo con l'emanazione delle linee guida nazionali, attuative dei DLgs, sono nati su base locale e spesso volontaria diversi standard messi a punto per fornire procedure chiare e rigorose per la certificazione energetica degli edifici. Alcuni esempi sono noti e in via di perfezionamento anche in virtù dell’elevato grado di penetrazione nel territorio. Si sono presi in considerazione il metodo Casaclima, certamente il più noto, il metodo Ecodomus, sviluppato a Vicenza ed infine il software Docet, messo a punto da ENEA. Questo studio cerca di individuare, attraverso analisi comparative con la simulazione dinamica, quali siano i limiti applicativi dei diversi software e che tipo di valutazioni comparative si possano realizzare sia usando metodi diversi per uno stesso edificio che lo stesso metodo per edifici differenti.
Confronto tra modelli di calcolo per la certificazione energetica degli edifici: potenzialità e limiti
BUSATO, FILIPPO;
2008-01-01
Abstract
Le attuali normative in campo di risparmio energetico nel settore dell'edilizia, in particolare la direttiva europea 2002/91/CE “Energy performance of buildings”, recepita in Italia con il DLgs 192/2005 e la sua successiva integrazione (DLgs 311/2006) individuano e definiscono criteri e procedure per la valutazione del fabbisogno energetico del sistema edificio-impianto, sviluppando temi già introdotti con la L.10/91. In parallelo con l'emanazione delle linee guida nazionali, attuative dei DLgs, sono nati su base locale e spesso volontaria diversi standard messi a punto per fornire procedure chiare e rigorose per la certificazione energetica degli edifici. Alcuni esempi sono noti e in via di perfezionamento anche in virtù dell’elevato grado di penetrazione nel territorio. Si sono presi in considerazione il metodo Casaclima, certamente il più noto, il metodo Ecodomus, sviluppato a Vicenza ed infine il software Docet, messo a punto da ENEA. Questo studio cerca di individuare, attraverso analisi comparative con la simulazione dinamica, quali siano i limiti applicativi dei diversi software e che tipo di valutazioni comparative si possano realizzare sia usando metodi diversi per uno stesso edificio che lo stesso metodo per edifici differenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.