L’articolo affronta le ragioni di una eventuale riforma costituzionale della forma di governo, che non deve solo mirare a stabilizzare il governo, ma deve anche rafforzare il parlamento e aumentare la partecipazione dei cittadini. Il primo punto discute come la riforma non solo deve mirare a garantire maggiore stabilità per i governi, ma anche a limitare il potere esecutivo, promuovendo invece un rafforzamento del parlamento e una maggiore partecipazione popolare. Il secondo punto solleva l'incompatibilità delle proposte di riforma della maggioranza, come il semipresidenzialismo o il sistema del "sindaco d'Italia", con la necessità di rafforzare effettivamente il parlamento e la sua capacità rappresentativa. Questo suggerisce che tali proposte potrebbero non essere in linea con gli obiettivi di una riforma costituzionale che cerca di migliorare la democrazia e l'equilibrio dei poteri. Infine, viene esplorata l'opzione di adottare un modello di sfiducia costruttiva simile a quello tedesco, considerando il contesto del bicameralismo italiano. Questo approccio potrebbe offrire opportunità di rafforzamento del parlamento, consentendo una maggiore accountability e un controllo più efficace sull'esecutivo. In sintesi, l’articolo evidenzia le ragioni per cui una riforma costituzionale è necessaria solo se, oltre a puntare alla stabilizzazione del governo, si propone un rafforzamento del parlamento e l'incremento della partecipazione dei cittadini. Esplora le incompatibilità delle ipotesi di riforma esistenti e suggerisce l'opzione della sfiducia costruttiva come una possibile alternativa per rafforzare il parlamento nel contesto italiano.

Le ragioni di una riforma costituzionale: stabilizzare il governo, rafforzare il parlamento, aumentare la partecipazione dei cittadini

lorenzo spadacini
2023-01-01

Abstract

L’articolo affronta le ragioni di una eventuale riforma costituzionale della forma di governo, che non deve solo mirare a stabilizzare il governo, ma deve anche rafforzare il parlamento e aumentare la partecipazione dei cittadini. Il primo punto discute come la riforma non solo deve mirare a garantire maggiore stabilità per i governi, ma anche a limitare il potere esecutivo, promuovendo invece un rafforzamento del parlamento e una maggiore partecipazione popolare. Il secondo punto solleva l'incompatibilità delle proposte di riforma della maggioranza, come il semipresidenzialismo o il sistema del "sindaco d'Italia", con la necessità di rafforzare effettivamente il parlamento e la sua capacità rappresentativa. Questo suggerisce che tali proposte potrebbero non essere in linea con gli obiettivi di una riforma costituzionale che cerca di migliorare la democrazia e l'equilibrio dei poteri. Infine, viene esplorata l'opzione di adottare un modello di sfiducia costruttiva simile a quello tedesco, considerando il contesto del bicameralismo italiano. Questo approccio potrebbe offrire opportunità di rafforzamento del parlamento, consentendo una maggiore accountability e un controllo più efficace sull'esecutivo. In sintesi, l’articolo evidenzia le ragioni per cui una riforma costituzionale è necessaria solo se, oltre a puntare alla stabilizzazione del governo, si propone un rafforzamento del parlamento e l'incremento della partecipazione dei cittadini. Esplora le incompatibilità delle ipotesi di riforma esistenti e suggerisce l'opzione della sfiducia costruttiva come una possibile alternativa per rafforzare il parlamento nel contesto italiano.
2023
stabilità del governo
partecipazione popolare
rafforzamento del parlamento
sfiducia costruttiva
questione di fiducia
bicameralismo
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/33309
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
social impact