Il rapporto tra la CSDDD e la CSRD alla luce della Proposta di semplificazione nel “Pacchetto Omnibus”

This paper analyses the relationship between the Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) and the Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), with a particular focus on the implications of the recent ‘Simplification Omnibus I Package’. Initially conceived as complementary instruments, the two directives were intended to establish a coherent regulatory framework for sustainable governance within the European Union. The analysis highlights key areas of convergence and divergence, including definitional inconsistencies (particularly between the concepts of “value chain” and “chain of activities”), climate transition plans, and enforcement mechanisms. The paper examines the impact of the proposed amendments under the Omnibus Package, emphasising the divergent positions currently held by the European institutions, which point to an increasingly fragmented and inconsistent system. Furthermore, it identifies the risk that, under the pretext of simplification and in the name of competitiveness, the EU sustainability legislation may be deprived of its regulatory force, ultimately undermining its ability to meet the objectives of the European Green Deal.

Il presente contributo analizza il rapporto tra la Direttiva sulla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD) e la Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CSDDD), con particolare attenzione alle implicazioni del recente Pacchetto Omnibus I di semplificazione. Inizialmente concepite come strumenti complementari, le due direttive avrebbero dovuto costituire un quadro normativo coerente sulla governance sostenibile nell’Unione europea. L’analisi mette in luce aree chiave di convergenza e divergenza, tra cui le incoerenze definitorie (in particolare tra “catena del valore” e “catena di attività”), i piani di transizione climatica e gli strumenti di enforcement. Viene esaminato l’impatto delle modifiche proposte con il Pacchetto Omnibus, evidenziando le diverse posizioni attualmente assunte dalle istituzioni europee, da cui risulta una crescente frammentazione ed incoerenza del sistema. Emerge, inoltre, il rischio che, sotto l’egida della semplificazione ed in nome della competitività, la legislazione europea sulla sostenibilità sia privata della propria portata precettiva, compromettendo la realizzazione degli obiettivi del Green Deal europeo.