La filiera agroalimentare conosce asimmetrie rispetto alle quali la norma interviene per superare lo squilibrio e correggere i rapporti tra operatori diversi per forza economica e peso contrattuale. Accanto alla norma vanno affermandosi, anche grazie ad Agenda 2030, nuovi input di origine privatistica, nuovi attori di governo del mercato e delle filiere, in particolare in relazione alla dimensione “ambientale” della sostenibilità, esprimendo certificazioni e standard ecologici. Minore attenzione risulta dedicata alla declinazione “economica” della sostenibilità. Il Progetto “FAIR To FOOD” propone un modello giuridico/relazionale di tutela del valore della produzione, specificamente nella filiera grano. La certificazione FAIR To FOOD è orientata alla remunerazione della produzione per garantire al consumatore la consapevolezza di un prodotto che sostiene l’agricoltore. La certificazione diviene lo strumento di modelli aziendali virtuosi, come toolkit di efficienza aziendale. Una rete di 13 imprese della filiera grano costituisce il caso pilota per la prima applicazione del progetto.

Fair to food: un modello giuridico e relazionale per la tutela del valore della filiera del grano

Giovanna Sangiuolo
In corso di stampa

Abstract

La filiera agroalimentare conosce asimmetrie rispetto alle quali la norma interviene per superare lo squilibrio e correggere i rapporti tra operatori diversi per forza economica e peso contrattuale. Accanto alla norma vanno affermandosi, anche grazie ad Agenda 2030, nuovi input di origine privatistica, nuovi attori di governo del mercato e delle filiere, in particolare in relazione alla dimensione “ambientale” della sostenibilità, esprimendo certificazioni e standard ecologici. Minore attenzione risulta dedicata alla declinazione “economica” della sostenibilità. Il Progetto “FAIR To FOOD” propone un modello giuridico/relazionale di tutela del valore della produzione, specificamente nella filiera grano. La certificazione FAIR To FOOD è orientata alla remunerazione della produzione per garantire al consumatore la consapevolezza di un prodotto che sostiene l’agricoltore. La certificazione diviene lo strumento di modelli aziendali virtuosi, come toolkit di efficienza aziendale. Una rete di 13 imprese della filiera grano costituisce il caso pilota per la prima applicazione del progetto.
In corso di stampa
sostenibilità economica, certificazione alimentare, equa remunerazione, grano, partneriato, rete imprese
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/28485
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