Il DEM è un test visuo verbale che consente una valutazione quantitativa dei movimenti oculari in una condizione che simula la lettura. Nella valutazione dei tempi di denominazione, solo per la condizione orizzontale ma non per la verticale, è richiesto di correggere il tempo in base agli errori di omissione o addizione commessi. Scopo della presente ricerca è di verificare le differenze tra i tempi verticali corretti e non corretti. Allo scopo sono stati esaminati 288 bambini con un’età compresa tra i 6 e i 14 anni, somministrando il DEM test e registrando tutte le tipologie di errore anche per la condizione verticale. I risultati mostrano nel sub test verticale una maggiore prevalenza di errori di addizione mentre nell’orizzontale sono prevalenti gli errori di omissione. I tempi sono risultati essere significativamente diversi, in relazione alla correzione degli errori, solo nei bambini di 6 anni di età; anche la ratio è risultata diversa. In conclusione, è stato trovato un valore diverso, dopo aver effettuato la correzione dei tempi in funzione degli errori, solo nei bambini più piccoli. In considerazione del fatto che sia il manuale di Richman e Garzia (1987), sia i valori normativi italiani (Facchin, Maffioletti, Carnevali, 2012) sono espressi considerando il valore lordo, non corretto in funzione degli errori, è opportuno continuare ad attenersi alla medesima metodologia e seguire tale consuetudine.
E' opportuno correggere il tempo verticale nel DEM test?
FACCHIN, ALESSIO PIETRO
2016-01-01
Abstract
Il DEM è un test visuo verbale che consente una valutazione quantitativa dei movimenti oculari in una condizione che simula la lettura. Nella valutazione dei tempi di denominazione, solo per la condizione orizzontale ma non per la verticale, è richiesto di correggere il tempo in base agli errori di omissione o addizione commessi. Scopo della presente ricerca è di verificare le differenze tra i tempi verticali corretti e non corretti. Allo scopo sono stati esaminati 288 bambini con un’età compresa tra i 6 e i 14 anni, somministrando il DEM test e registrando tutte le tipologie di errore anche per la condizione verticale. I risultati mostrano nel sub test verticale una maggiore prevalenza di errori di addizione mentre nell’orizzontale sono prevalenti gli errori di omissione. I tempi sono risultati essere significativamente diversi, in relazione alla correzione degli errori, solo nei bambini di 6 anni di età; anche la ratio è risultata diversa. In conclusione, è stato trovato un valore diverso, dopo aver effettuato la correzione dei tempi in funzione degli errori, solo nei bambini più piccoli. In considerazione del fatto che sia il manuale di Richman e Garzia (1987), sia i valori normativi italiani (Facchin, Maffioletti, Carnevali, 2012) sono espressi considerando il valore lordo, non corretto in funzione degli errori, è opportuno continuare ad attenersi alla medesima metodologia e seguire tale consuetudine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.