Between the end of the 50's and the first half of the 60’s, three experts filmmakers, Fernando Cerchio, Giuseppe Ferrara and Gilbert Bovay, produced three documentaries on Gela.The three works, especially the first two, were required by ENI and were framed in a wider communication strategy aimed at promoting national and international business development in this historical moment - to relate the progressive construction of a petrochemical plant in the Sicilian city after the drilling phase in the surrounding sea. A modern petrochemical plant, according to the intentions of ENI, should serve as an engine for economic and social development of the area. The three documentaries, through analysis of the archive sources which were used during the production process, are able to construct (conform a large number of the results of the industrial cinema) a pannel of witnesses, which help us revising some crucial characters - both negative and positive - which have been determined in the course of these years of progressive transformation of our country in terms of geography, and economic and industrial development.

Nel periodo che intercorre tra la fine degli anni ’50 e la prima metà degli anni ‘60 tre esperti cineasti: Fernando Cerchio, Giuseppe Ferrara e Gilbert Bovay, realizzarono tre documentari su Gela (A Gela qualcosa di nuovo, Gela antica e nuova, De Palma à Gela). Tre opere, in modo particolare le prime due, volute dall’ENI - all’interno di una più estensiva strategia di comunicazione pubblica tesa alla valorizzazione dei caratteri nazionali e di internazionalizzazione dello sviluppo dell’impresa in quel frangente storico - per dar conto tangibile della progressiva costruzione dello stabilimento petrolchimico nella cittadina siciliana dopo la fase di perforazioni nel mare circostante. Un petrolchimico moderno destinato, nelle intenzioni dell’ENI, a fungere da possibile traino per lo sviluppo economico-sociale dell’area in questione. A distanza di circa mezzo secolo dalla loro configurazione, l’analisi filmica incrociata alla disamina delle fonti archivistiche relative al loro iter produttivo, consentono di attestare come essi, al pari di una congrua parte degli esiti del cinema industriale, costituiscano sicuramente un plesso testimoniale non poco utile per contribuire a rileggere, nel bene e nel male, taluni caratteri nodali dell’approccio che si determinò in quegli anni di progressiva trasformazione materiale della geografia del nostro paese in termini di programmazione e sviluppo industriale.

Filmando Gela: tre documentari Eni degli anni '60 tra intervento economico-industriale e riflessi sociali

Latini G
2009-01-01

Abstract

Between the end of the 50's and the first half of the 60’s, three experts filmmakers, Fernando Cerchio, Giuseppe Ferrara and Gilbert Bovay, produced three documentaries on Gela.The three works, especially the first two, were required by ENI and were framed in a wider communication strategy aimed at promoting national and international business development in this historical moment - to relate the progressive construction of a petrochemical plant in the Sicilian city after the drilling phase in the surrounding sea. A modern petrochemical plant, according to the intentions of ENI, should serve as an engine for economic and social development of the area. The three documentaries, through analysis of the archive sources which were used during the production process, are able to construct (conform a large number of the results of the industrial cinema) a pannel of witnesses, which help us revising some crucial characters - both negative and positive - which have been determined in the course of these years of progressive transformation of our country in terms of geography, and economic and industrial development.
2009
Nel periodo che intercorre tra la fine degli anni ’50 e la prima metà degli anni ‘60 tre esperti cineasti: Fernando Cerchio, Giuseppe Ferrara e Gilbert Bovay, realizzarono tre documentari su Gela (A Gela qualcosa di nuovo, Gela antica e nuova, De Palma à Gela). Tre opere, in modo particolare le prime due, volute dall’ENI - all’interno di una più estensiva strategia di comunicazione pubblica tesa alla valorizzazione dei caratteri nazionali e di internazionalizzazione dello sviluppo dell’impresa in quel frangente storico - per dar conto tangibile della progressiva costruzione dello stabilimento petrolchimico nella cittadina siciliana dopo la fase di perforazioni nel mare circostante. Un petrolchimico moderno destinato, nelle intenzioni dell’ENI, a fungere da possibile traino per lo sviluppo economico-sociale dell’area in questione. A distanza di circa mezzo secolo dalla loro configurazione, l’analisi filmica incrociata alla disamina delle fonti archivistiche relative al loro iter produttivo, consentono di attestare come essi, al pari di una congrua parte degli esiti del cinema industriale, costituiscano sicuramente un plesso testimoniale non poco utile per contribuire a rileggere, nel bene e nel male, taluni caratteri nodali dell’approccio che si determinò in quegli anni di progressiva trasformazione materiale della geografia del nostro paese in termini di programmazione e sviluppo industriale.
Au cours de la période entre la fin des années 50 et la première moitié des 60, trois cinéastes experts: Fernando Cerchio, Giuseppe Ferrara et Gilbert Bovay, ont réalisé trois documentaires sur Gela. Trois oeuvres, dont surtout les deux premiers, étaient voulus par ENI - dans une plus ample stratégie de communication visant à valoriser le caractère national et international du développement d’entreprise dans ce moment historique – au fin de raconter la construction progressive de l’usine pétrochimique de la ville sicilienne, après la phase de forage dans la mer environnante. Une usine pétrochimique moderne qui devrait, selon les intentions d’ENI, servir comme un moteur pour le développement économique et social de la zone en question. Les trois documentaires, mémé en analysant les sources archivistiques relatives à leur processus de production, sont en mesure de construire, conformément à une grande partie des résultats du cinema industriel, un plexus de témoins, utile pour aider à relire, dans les bons et mauvais cotés, certains caractères cruciaux qui se sont déterminés au cours de ces années de transformation progressive de la matière de la géographie
cinema industriale
Eni
Gela
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/26805
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