Momenti di fervida intersezione, di contaminazione creativamente produttiva tra lo sguardo e il sapere della scienza e lo sguardo e il sapere dell’arte hanno contrassegnato notoriamente un orizzonte temporale assai antico. Un orizzonte che, in questo contributo, viene limitatamente incrociato all’altezza esclusiva di taluni esemplari esiti materializzati in un preciso momento storico, i primi anni del Cinquecento, per poi giungere a leggerne e problematizzarne una sorta di loro traduzione contemporanea resa possibile dai più sofisticati dispositivi tecnologici oggi esistenti di bio-medical imaging. Esemplari esiti concernenti lo statuto visualizzativo-rappresentativo del corpo umano. Di un corpo umano, cioè, che si renda trasparente ad uno sguardo che lo possa poi tradurre, oltre la biologica superficie ostesa, ad illustrazione entro le forme della gestualità grafica e successivamente a rappresentazione-simulazione attraverso il sempre più potente strumentario di riproduzione agente nel corrente dominio digitale. Uno sguardo che lo possa leggere e riprodurre quando trattasi ancora di nuda vita, o nel soppraggiunto rigore della morte, previo scrupoloso studio e parallelo esercizio di dissezione. Materiale ieri come simulativa oggi.
Anatomie grafiche/anatomie digitali: sulla visualizzazione del corpo tra scienza e arte (da Leonardo da Vinci a Alexander Tsiaras)
Latini G
2011-01-01
Abstract
Momenti di fervida intersezione, di contaminazione creativamente produttiva tra lo sguardo e il sapere della scienza e lo sguardo e il sapere dell’arte hanno contrassegnato notoriamente un orizzonte temporale assai antico. Un orizzonte che, in questo contributo, viene limitatamente incrociato all’altezza esclusiva di taluni esemplari esiti materializzati in un preciso momento storico, i primi anni del Cinquecento, per poi giungere a leggerne e problematizzarne una sorta di loro traduzione contemporanea resa possibile dai più sofisticati dispositivi tecnologici oggi esistenti di bio-medical imaging. Esemplari esiti concernenti lo statuto visualizzativo-rappresentativo del corpo umano. Di un corpo umano, cioè, che si renda trasparente ad uno sguardo che lo possa poi tradurre, oltre la biologica superficie ostesa, ad illustrazione entro le forme della gestualità grafica e successivamente a rappresentazione-simulazione attraverso il sempre più potente strumentario di riproduzione agente nel corrente dominio digitale. Uno sguardo che lo possa leggere e riprodurre quando trattasi ancora di nuda vita, o nel soppraggiunto rigore della morte, previo scrupoloso studio e parallelo esercizio di dissezione. Materiale ieri come simulativa oggi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.