La decisione del 6 marzo 2025 n. 92 delle Sezioni Unite della Corte Federale d’Appello della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) rappresenta un precedente fondamentale in materia di tutela dei minori nello sport. Il caso riguarda un allenatore sanzionato per abuso psicologico e discriminazione per l’utilizzo di linguaggio denigratorio (ad esempio “pippa”, “culone”) verso atleti minorenni. La decisione ribadisce la priorità del benessere dei giovani atleti rispetto ai risultati sportivi e sottolinea la responsabilità diretta e oggettiva delle società sportive, anche in presenza di safeguarding policies formalmente adottate. Non è sufficiente, quindi, la mera compliance normativa: le società devono implementare azioni concrete di prevenzione e intervento, come la formazione del personale e meccanismi di segnalazione efficaci. ____________________ *
AL DI LÀ DELLA FORMA:L’IMPORTANZA DELL’IMPLEMENTAZIONE CONCRETA DELLE SAFEGUARDING POLICIES NELLO SPORT GIOVANILE
Alfonso Laudonia
2025-01-01
Abstract
La decisione del 6 marzo 2025 n. 92 delle Sezioni Unite della Corte Federale d’Appello della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) rappresenta un precedente fondamentale in materia di tutela dei minori nello sport. Il caso riguarda un allenatore sanzionato per abuso psicologico e discriminazione per l’utilizzo di linguaggio denigratorio (ad esempio “pippa”, “culone”) verso atleti minorenni. La decisione ribadisce la priorità del benessere dei giovani atleti rispetto ai risultati sportivi e sottolinea la responsabilità diretta e oggettiva delle società sportive, anche in presenza di safeguarding policies formalmente adottate. Non è sufficiente, quindi, la mera compliance normativa: le società devono implementare azioni concrete di prevenzione e intervento, come la formazione del personale e meccanismi di segnalazione efficaci. ____________________ *I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.