Ideazione di una prova sperimentale di comprensione dell'ambiguità morfosintattica

L’ambiguità linguistica se non rilevata può condurre ad equivoci comunicativi. Nei bambini la comprensione di frasi potenzialmente ambigue potrebbe portare con facilità ad interpretazioni bizzarre ed in situazioni concomitanti di disturbo linguistico la difficoltà di comprensione potrebbe essere maggiore. Novick, Trueswell e Thompson-Shill (2005) sostengono che il riconoscimento delle garden path (frasi tranello/labirinto) sia mediato dallo shift attentivo e dalla velocità di elaborazione. In letteratura è noto che, deficit di processamento cognitivo nei DSL, coinvolgono non solo meccanismi di elaborazione delle informazioni verbali ma anche processi esecutivi non verbali (Marton, 2008; Finneran, et al., 2009). Abbiamo quindi ideato e proposto una prova sperimentale di comprensione di frasi ambigue a livello morfosintattico: allo studio hanno partecipato campioni di bambini con sviluppo linguistico tipico e con DSL (sottoposti inoltre ad ulteriori prove linguistiche ed esecutive). Risultati preliminari mostrano un maggior carico cognitivo, nel riconoscimento dell’ambiguità, in bambini con DSL.