L'articolo analizza come l'estinzione della società, in particolare dopo la riforma del 2003 che ha modificato l'art. 2495 c.c., abbia un effetto "tombale" per le società di capitali, determinandone l'estinzione anche in presenza di rapporti pendenti. Viene discussa l'oscillazione giurisprudenziale sull'efficacia della cancellazione e la possibilità di "cancellazione della cancellazione" in casi specifici. Viene inoltre approfondita l'applicazione all'ente delle disposizioni processuali relative all'imputato, ai sensi dell'art. 35 del D.Lgs. n. 231/2001, che estende le garanzie processuali all'ente. Sebbene l'equiparazione non sia totale, garantisce all'ente diritti difensivi, pur con peculiarità legate alla sua natura di persona giuridica e alla possibilità di inversione dell'onere della prova in caso di reati commessi dai vertici aziendali. L'articolo conclude ribadendo che l'estinzione fisiologica dell'ente determina l'estinzione dell'illecito amministrativo, equiparabile alla morte del reo, e come le misure interdittive debbano essere disapplicate, mentre quelle pecuniarie, entro certi limiti, possono ricadere sui soci.
Gli “effetti tombali ” della cancellazione della società sulla responsabilità da reato degli enti
Alfonso Laudonia
2020-01-01
Abstract
L'articolo analizza come l'estinzione della società, in particolare dopo la riforma del 2003 che ha modificato l'art. 2495 c.c., abbia un effetto "tombale" per le società di capitali, determinandone l'estinzione anche in presenza di rapporti pendenti. Viene discussa l'oscillazione giurisprudenziale sull'efficacia della cancellazione e la possibilità di "cancellazione della cancellazione" in casi specifici. Viene inoltre approfondita l'applicazione all'ente delle disposizioni processuali relative all'imputato, ai sensi dell'art. 35 del D.Lgs. n. 231/2001, che estende le garanzie processuali all'ente. Sebbene l'equiparazione non sia totale, garantisce all'ente diritti difensivi, pur con peculiarità legate alla sua natura di persona giuridica e alla possibilità di inversione dell'onere della prova in caso di reati commessi dai vertici aziendali. L'articolo conclude ribadendo che l'estinzione fisiologica dell'ente determina l'estinzione dell'illecito amministrativo, equiparabile alla morte del reo, e come le misure interdittive debbano essere disapplicate, mentre quelle pecuniarie, entro certi limiti, possono ricadere sui soci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.