La letteratura suggerisce che quasi il 25% dei soggetti con disfunzioni sessuali maschili (DSM) possono essere classificati come alessitimici, sebbene manchino studi accurati e specifici per le varie disfunzioni sessuali Sono stati arruolati 274 soggetti con DSM, con Disfunzione Sessuale diagnosticata mediante i criteri del DSM-IV-TR. Un questionario costruito ad hoc e strumenti sessuologici specifici per ogni DSM (IIEF, PESI) sono stati utilizzati per misurare le caratteristiche del sintomo ed il distress personale e relazionale ad esso correlato. L’alessitimia è stata indagata attraverso la Toronto Alexithymia Scale (TAS-20), nella validazione italiana. I soggetti con precedenti o concorrenti esperienze psicoterapeutiche non sono stati arruolati per escludere la possibile influenza della psicoterapia sui livelli di alessitimia. Lo studio suggerisce un livello medio di alessitimia a rischio (compreso nella zona grigia) nel sottogruppo con DE (TAS20=58.6) e in quello con EP (TAS20=54.9), ma non nel sottogruppo con ER (TAS20=45,48) A conferma dell’ipotesi iniziale sono emerse differenze significative tra i pazienti con DE e EP e i punteggi normativi, con un livello di alessitimia significativamente più elevato nel gruppo clinico (p<0.001). Nessuna differenza signifIcativa emerge invece nel punteggio alla TAS-20 tra il gruppo con ER ed i dati normativi italiani. Lo studio suggerisce un livello medio di alessitimia a rischio (compreso nella zona grigia) nel sottogruppo con DE (TAS20=58.6) e in quello con EP (TAS20=54.9), ma non nel sottogruppo con ER (TAS20=45,48). A conferma dell’ipotesi iniziale sono emerse differenze significative tra i pazienti con DE e EP e i punteggi normativi, con un livello di alessitimia significativamente più elevato nel gruppo clinico (p<0.001). Nessuna differenza signifIcativa emerge invece nel punteggio alla TAS-20 tra il gruppo con ER ed i dati normativi italiani. I dati suggeriscono una significativa incidenza di caratteristiche alessitimiche nei pazienti con DE e ER evidenziando la possibile influenza di un alto livello di alessitimia rispetto ad una più severa manifestazione dei sintomi. Si può dunque ipotizzare come un elevato livello di alessitimia possa rappresentare un fattore di rischio nell’insorgenza e nel mantenimento della DE e dell’EP. Considerare l'alessitimia quale possibile fattore predisponente all'insorgenza e al mantenimento delle disfunzioni sessuali può fornire un dato utile ad una migliore comprensione del quadro diagnostico del soggetto. Può rappresentare inoltre un utile indicatore per l’intervento del clinico. I dati suggeriscono una significativa incidenza di caratteristiche alessitimiche nei pazienti con DE e ER evidenziando la possibile influenza di un alto livello di alessitimia rispetto ad una più severa manifestazione dei sintomi. Si può dunque ipotizzare come un elevato livello di alessitimia possa rappresentare un fattore di rischio nell’insorgenza e nel mantenimento della DE e dell’EP. Considerare l'alessitimia quale possibile fattore predisponente all'insorgenza e al mantenimento delle disfunzioni sessuali può fornire un dato utile ad una migliore comprensione del quadro diagnostico del soggetto. Può rappresentare inoltre un utile indicatore per l’intervento del clinico.

Emozioni e sessualità: quali implicazioni? Il pianeta maschile

ELEUTERI, STEFANO;
2013-01-01

Abstract

La letteratura suggerisce che quasi il 25% dei soggetti con disfunzioni sessuali maschili (DSM) possono essere classificati come alessitimici, sebbene manchino studi accurati e specifici per le varie disfunzioni sessuali Sono stati arruolati 274 soggetti con DSM, con Disfunzione Sessuale diagnosticata mediante i criteri del DSM-IV-TR. Un questionario costruito ad hoc e strumenti sessuologici specifici per ogni DSM (IIEF, PESI) sono stati utilizzati per misurare le caratteristiche del sintomo ed il distress personale e relazionale ad esso correlato. L’alessitimia è stata indagata attraverso la Toronto Alexithymia Scale (TAS-20), nella validazione italiana. I soggetti con precedenti o concorrenti esperienze psicoterapeutiche non sono stati arruolati per escludere la possibile influenza della psicoterapia sui livelli di alessitimia. Lo studio suggerisce un livello medio di alessitimia a rischio (compreso nella zona grigia) nel sottogruppo con DE (TAS20=58.6) e in quello con EP (TAS20=54.9), ma non nel sottogruppo con ER (TAS20=45,48) A conferma dell’ipotesi iniziale sono emerse differenze significative tra i pazienti con DE e EP e i punteggi normativi, con un livello di alessitimia significativamente più elevato nel gruppo clinico (p<0.001). Nessuna differenza signifIcativa emerge invece nel punteggio alla TAS-20 tra il gruppo con ER ed i dati normativi italiani. Lo studio suggerisce un livello medio di alessitimia a rischio (compreso nella zona grigia) nel sottogruppo con DE (TAS20=58.6) e in quello con EP (TAS20=54.9), ma non nel sottogruppo con ER (TAS20=45,48). A conferma dell’ipotesi iniziale sono emerse differenze significative tra i pazienti con DE e EP e i punteggi normativi, con un livello di alessitimia significativamente più elevato nel gruppo clinico (p<0.001). Nessuna differenza signifIcativa emerge invece nel punteggio alla TAS-20 tra il gruppo con ER ed i dati normativi italiani. I dati suggeriscono una significativa incidenza di caratteristiche alessitimiche nei pazienti con DE e ER evidenziando la possibile influenza di un alto livello di alessitimia rispetto ad una più severa manifestazione dei sintomi. Si può dunque ipotizzare come un elevato livello di alessitimia possa rappresentare un fattore di rischio nell’insorgenza e nel mantenimento della DE e dell’EP. Considerare l'alessitimia quale possibile fattore predisponente all'insorgenza e al mantenimento delle disfunzioni sessuali può fornire un dato utile ad una migliore comprensione del quadro diagnostico del soggetto. Può rappresentare inoltre un utile indicatore per l’intervento del clinico. I dati suggeriscono una significativa incidenza di caratteristiche alessitimiche nei pazienti con DE e ER evidenziando la possibile influenza di un alto livello di alessitimia rispetto ad una più severa manifestazione dei sintomi. Si può dunque ipotizzare come un elevato livello di alessitimia possa rappresentare un fattore di rischio nell’insorgenza e nel mantenimento della DE e dell’EP. Considerare l'alessitimia quale possibile fattore predisponente all'insorgenza e al mantenimento delle disfunzioni sessuali può fornire un dato utile ad una migliore comprensione del quadro diagnostico del soggetto. Può rappresentare inoltre un utile indicatore per l’intervento del clinico.
2013
Alessitimia
disfunzioni sessulai maschili
emozioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/22694
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