La presente recensione illustra i contenuti della monografia di Luca Fazzi e Gianfranco Marocchi "Primo rapporto sulle Misericordie in Italia. La sfida della comunità". Il volume, primo nel suo ambito, è dedicato all'analisi della realtà costituita dalle confraternite delle Misericordie, le più antiche organizzazioni non profit esistenti in Italia (la prima venne istituita a Firenze nel 1244), storicamente dedite all'assistenza socio-sanitaria (trasporto infermi, servizi cimiteriali) dapprima in forme tradizionali, ma in seguito sempre più innovative (partecipazione al 118, collaborazione con la Protezione Civile), fino all'attuale fioritura, con ben 100.000 volontari, 670.000 iscritti e circa 700 confraternite, riunite in una Confederazione Nazionale che le rappresenta e le coordina. Gli autori sottolineano sagacemente i fattori di continuità (il persistente carattere volontario delle confraternite, anche a livello giuridico), gli elementi di innovazione dinamica (la diversificazione dell'attività in campo sociale, con creazione di Srl e cooperative sociali) ed anche i potenziali fattori di rischio (l'eccesso di intraprendenza e di allontanamento dalla mission). Si tratta di un lavoro rigoroso nel merito e innovativo nei contenuti.
Recensione al volume di Luca Fazzi e Gianfranco Marocchi "Primo rapporto sulle Misericordie in Italia. La sfida della comunità"
Alessandro fabbri
2017-01-01
Abstract
La presente recensione illustra i contenuti della monografia di Luca Fazzi e Gianfranco Marocchi "Primo rapporto sulle Misericordie in Italia. La sfida della comunità". Il volume, primo nel suo ambito, è dedicato all'analisi della realtà costituita dalle confraternite delle Misericordie, le più antiche organizzazioni non profit esistenti in Italia (la prima venne istituita a Firenze nel 1244), storicamente dedite all'assistenza socio-sanitaria (trasporto infermi, servizi cimiteriali) dapprima in forme tradizionali, ma in seguito sempre più innovative (partecipazione al 118, collaborazione con la Protezione Civile), fino all'attuale fioritura, con ben 100.000 volontari, 670.000 iscritti e circa 700 confraternite, riunite in una Confederazione Nazionale che le rappresenta e le coordina. Gli autori sottolineano sagacemente i fattori di continuità (il persistente carattere volontario delle confraternite, anche a livello giuridico), gli elementi di innovazione dinamica (la diversificazione dell'attività in campo sociale, con creazione di Srl e cooperative sociali) ed anche i potenziali fattori di rischio (l'eccesso di intraprendenza e di allontanamento dalla mission). Si tratta di un lavoro rigoroso nel merito e innovativo nei contenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.