L’articolo descrive il periodo di episcopato di Giuseppe Sarto a Mantova (1884-1893), dimostrando che si trattò di una tappa fondamentale, come vero e proprio “apprendistato”, nella carriera ecclesiastica di colui che sarebbe diventato papa Pio X. Egli si dimostrò un accurato amministratore ecclesiastico, attento nel riordinare lo stato delle singole parrocchie e della Diocesi in generale (indisse il primo Sinodo diocesano dopo due secoli), e nel curare l’istruzione del clero, riformando il seminario. Come guida pastorale Sarto si dimostrò intransigente e duro sul piano dei principi, ma all’occorrenza comprensivo sul piano dei singoli casi umani. D’altro canto, il suo conservatorismo politico e la sua scarsa propensione ad incoraggiare l’impegno sociale dei cattolici, in forme consone ai tempi, non gli permisero di conquistare grande popolarità nel laicato mantovano. Questa linea d’azione da vescovo fu in parte replicata da Sarto in veste di pontefice romano, ed è di attualità e rilevante sociologicamente in quanto aiuta a comprendere come mai il Mantovano sia tuttora l’area meno religiosa della Lombardia, e come mai le fasce più intransigenti del mondo cattolico guardino a Sarto come ad un modello.

Vescovo a Mantova

FABBRI, ALESSANDRO
2014-01-01

Abstract

L’articolo descrive il periodo di episcopato di Giuseppe Sarto a Mantova (1884-1893), dimostrando che si trattò di una tappa fondamentale, come vero e proprio “apprendistato”, nella carriera ecclesiastica di colui che sarebbe diventato papa Pio X. Egli si dimostrò un accurato amministratore ecclesiastico, attento nel riordinare lo stato delle singole parrocchie e della Diocesi in generale (indisse il primo Sinodo diocesano dopo due secoli), e nel curare l’istruzione del clero, riformando il seminario. Come guida pastorale Sarto si dimostrò intransigente e duro sul piano dei principi, ma all’occorrenza comprensivo sul piano dei singoli casi umani. D’altro canto, il suo conservatorismo politico e la sua scarsa propensione ad incoraggiare l’impegno sociale dei cattolici, in forme consone ai tempi, non gli permisero di conquistare grande popolarità nel laicato mantovano. Questa linea d’azione da vescovo fu in parte replicata da Sarto in veste di pontefice romano, ed è di attualità e rilevante sociologicamente in quanto aiuta a comprendere come mai il Mantovano sia tuttora l’area meno religiosa della Lombardia, e come mai le fasce più intransigenti del mondo cattolico guardino a Sarto come ad un modello.
2014
Giuseppe Sarto
cattolicesimo
conservatorismo
Mantova
riordinamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/1600
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