The essay examines the legislation contained in Article 5, paragraph 9, of Law Decree no. 95/2012, which introduced a strict prohibition on the assignment of offices to people in retired age, in the light of the European legislation on age discrimination, in order to highlight how the domestic law, strictly interpreted, is in irremediable conflict with the European legislation as interpreted by the European Court of Justice. For this reason, it must therefore be disapplied by the national court or interpreted in a more permissive way, allowing the conferment of offices and positions in the cases identified in the article.

Il saggio esamina la normativa di cui all’art. 5, c. 9, del d.l. n. 95/2012, che ha introdotto un rigido divieto di conferire cariche e incarichi a soggetti in quiescenza, alla luce della normativa europea in tema di discriminazioni per età, per evidenziare come la norma interna, interpretata rigidamente, si ponga in irrimediabile contrasto con la normativa europea come interpretata dalla Corte di giustizia europea. Per tale ragione, essa deve quindi essere disapplicata dal giudice interno ovvero interpretata in modo maggiormente permissivo, consentendo il conferimento di incarichi e cariche nelle ipotesi individuate nell’articolo

La compatibilità della norma dell'art. 5, c. 9, d.l. n. 95/2012 con la disciplina europea sulle discriminazioni per età

Mocella M
2020-01-01

Abstract

The essay examines the legislation contained in Article 5, paragraph 9, of Law Decree no. 95/2012, which introduced a strict prohibition on the assignment of offices to people in retired age, in the light of the European legislation on age discrimination, in order to highlight how the domestic law, strictly interpreted, is in irremediable conflict with the European legislation as interpreted by the European Court of Justice. For this reason, it must therefore be disapplied by the national court or interpreted in a more permissive way, allowing the conferment of offices and positions in the cases identified in the article.
2020
Il saggio esamina la normativa di cui all’art. 5, c. 9, del d.l. n. 95/2012, che ha introdotto un rigido divieto di conferire cariche e incarichi a soggetti in quiescenza, alla luce della normativa europea in tema di discriminazioni per età, per evidenziare come la norma interna, interpretata rigidamente, si ponga in irrimediabile contrasto con la normativa europea come interpretata dalla Corte di giustizia europea. Per tale ragione, essa deve quindi essere disapplicata dal giudice interno ovvero interpretata in modo maggiormente permissivo, consentendo il conferimento di incarichi e cariche nelle ipotesi individuate nell’articolo
incarichi
discriminazioni età
age discrimination
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/1521
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