Categoria critica usata di consueto a proposito del manierismo, almeno a partire dalla lezione di Torquato Tasso, il ‘meraviglioso cristiano’ è stato recentemente riproposto in applicazione alla letteratura contemporanea. L’autore di queste pagine vi fa ricorso per mettere a confronto due drammi dell’ultima stagione di Mario Luzi, in cui l’epifania del sacro (nella forma del miracolo o in quello della visione) è interna alla costruzione di un’allegoria civile: il debellamento della mafia a Palermo.

Il meraviglioso cristiano a teatro: il “Corale” palermitano e “Il fiore del dolore” di Mario Luzi

PEGORARI, DANIELE MARIA
2016-01-01

Abstract

Categoria critica usata di consueto a proposito del manierismo, almeno a partire dalla lezione di Torquato Tasso, il ‘meraviglioso cristiano’ è stato recentemente riproposto in applicazione alla letteratura contemporanea. L’autore di queste pagine vi fa ricorso per mettere a confronto due drammi dell’ultima stagione di Mario Luzi, in cui l’epifania del sacro (nella forma del miracolo o in quello della visione) è interna alla costruzione di un’allegoria civile: il debellamento della mafia a Palermo.
2016
Mario Luzi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/13664
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