“Liberalizzare o non liberalizzare?” è il dilemma su cui si è concentrato il dibattito parlamentare sull’approvazione del disegno di legge di delega per il recepimento delle direttive europee, tra le quali è inclusa la direttiva 2014/26/UE in materia di gestione collettiva del diritto d’autore. L’intermediazione nella gestione del diritto d’autore, sorta allo scopo di semplificare l’attività di controllo e di negoziazione per i titolari dei diritti e gli utilizzatori, è stata tradizionalmente svolta da organismi su base nazionale e monopolistica. Negli ultimi anni, tuttavia, la materia è stata interessata, in numerosi ordinamenti, da un fenomeno di liberalizzazione, anche a causa di innovazioni tecnologiche che hanno reso possibili soluzioni prima impensabili. In Italia, però l’attività di gestione accentrata del diritto d’autore è ancora riservata dall’articolo 180 della legge sul diritto d’autore alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), in regime di monopolio legale. L’attualità del nostro sistema e la sua compatibilità con la nuova disciplina comunitaria formano perciò oggetto dell’acceso dibattito apertosi negli ultimi giorni. Su questi temi si è anche concentrata l’attenzione del convegno tenutosi lo scorso 8 giugno presso l’Università LUISS, dal titolo “Gli effetti della direttiva 2014/26/UE nel mercato italiano e paneuropeo della gestione dei diritti d’autore e connessi”.

Il recepimento della direttiva 2014/26/UE in Italia e il futuro del monopolio della SIAE. Note a margine di un recente convegno

CARLO MEO
2016-01-01

Abstract

“Liberalizzare o non liberalizzare?” è il dilemma su cui si è concentrato il dibattito parlamentare sull’approvazione del disegno di legge di delega per il recepimento delle direttive europee, tra le quali è inclusa la direttiva 2014/26/UE in materia di gestione collettiva del diritto d’autore. L’intermediazione nella gestione del diritto d’autore, sorta allo scopo di semplificare l’attività di controllo e di negoziazione per i titolari dei diritti e gli utilizzatori, è stata tradizionalmente svolta da organismi su base nazionale e monopolistica. Negli ultimi anni, tuttavia, la materia è stata interessata, in numerosi ordinamenti, da un fenomeno di liberalizzazione, anche a causa di innovazioni tecnologiche che hanno reso possibili soluzioni prima impensabili. In Italia, però l’attività di gestione accentrata del diritto d’autore è ancora riservata dall’articolo 180 della legge sul diritto d’autore alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), in regime di monopolio legale. L’attualità del nostro sistema e la sua compatibilità con la nuova disciplina comunitaria formano perciò oggetto dell’acceso dibattito apertosi negli ultimi giorni. Su questi temi si è anche concentrata l’attenzione del convegno tenutosi lo scorso 8 giugno presso l’Università LUISS, dal titolo “Gli effetti della direttiva 2014/26/UE nel mercato italiano e paneuropeo della gestione dei diritti d’autore e connessi”.
2016
Direttiva 2014/26
SIAE
gestione collettiva dei diritti d'autore
proprietà intelettuale
concorrenza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/11637
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