“Incrociando” le diverse forme di filiera corta con i criteri – ambientali, economici e sociali – in funzione dei quali è possibile analizzare le stesse emerge un insieme segnatamente poliedrico. Alla marcata eterogeneità dei singoli contesti territoriali presi in esame si accompagna un quadro molteplice di assetti economico produttivi, storici, sociali e agroambientali che legano la città al loro intorno agrario. Un contesto montano caratterizzato da un tessuto produttivo di piccole dimensioni come è il caso trentino, un ambito di pianura, quale quello salentino, a marcata vocazione agricola con elevata densità insediativa in un continuum urbano rurale di cui è difficile percepire i confini, all’area pisana in cui il ruolo delle istituzioni locali e delle spinte “dal basso” ricopre un’importanza chiave nell’orientare i processi di trasformazione delle relazioni tra produzione e consumo, fino alle città metropolitane di Torino e Roma in cui è maggiore la spinta innovativa dal lato dell’offerta e maggiore la variabilità delle funzioni e degli impatti. I tratti che accomunano queste esperienze sembrano essere due: • • il processo di riavvicinamento tra produzione e consumo, che passa dallo sviluppo di diverse forme di “filiera corta”; la decisa espansione del fenomeno filiera corta, non solo in termini quantitativi, con il moltiplicarsi di esperienze ed esperimenti caratterizzati da una marcata spinta innovativa. L’analisi preliminare degli scenari a livello locale fin qui discussa mette in luce la necessità di uno sforzo ulteriore di raccolta di informazioni e descrittivo e uno di carattere interpretativo finalizzato a misurare gli impatti in termini di sostenibilita Pagina 32 agriregionieuropa Anno 9, Numero 32 ambientale, economica e sociale delle filiere corte per definire percorsi di regolamentazione e indirizzo sul piano politico e legislativo, finalizzati anche a declinarne i possibili livelli di pianificazione e gestione, tra la scala comunale, quella provinciale o regionale e il livello nazionale.

Esperienze di filiera corta in contesti urbani. Alcuni casi studio

CAVALLO A;
2013-01-01

Abstract

“Incrociando” le diverse forme di filiera corta con i criteri – ambientali, economici e sociali – in funzione dei quali è possibile analizzare le stesse emerge un insieme segnatamente poliedrico. Alla marcata eterogeneità dei singoli contesti territoriali presi in esame si accompagna un quadro molteplice di assetti economico produttivi, storici, sociali e agroambientali che legano la città al loro intorno agrario. Un contesto montano caratterizzato da un tessuto produttivo di piccole dimensioni come è il caso trentino, un ambito di pianura, quale quello salentino, a marcata vocazione agricola con elevata densità insediativa in un continuum urbano rurale di cui è difficile percepire i confini, all’area pisana in cui il ruolo delle istituzioni locali e delle spinte “dal basso” ricopre un’importanza chiave nell’orientare i processi di trasformazione delle relazioni tra produzione e consumo, fino alle città metropolitane di Torino e Roma in cui è maggiore la spinta innovativa dal lato dell’offerta e maggiore la variabilità delle funzioni e degli impatti. I tratti che accomunano queste esperienze sembrano essere due: • • il processo di riavvicinamento tra produzione e consumo, che passa dallo sviluppo di diverse forme di “filiera corta”; la decisa espansione del fenomeno filiera corta, non solo in termini quantitativi, con il moltiplicarsi di esperienze ed esperimenti caratterizzati da una marcata spinta innovativa. L’analisi preliminare degli scenari a livello locale fin qui discussa mette in luce la necessità di uno sforzo ulteriore di raccolta di informazioni e descrittivo e uno di carattere interpretativo finalizzato a misurare gli impatti in termini di sostenibilita Pagina 32 agriregionieuropa Anno 9, Numero 32 ambientale, economica e sociale delle filiere corte per definire percorsi di regolamentazione e indirizzo sul piano politico e legislativo, finalizzati anche a declinarne i possibili livelli di pianificazione e gestione, tra la scala comunale, quella provinciale o regionale e il livello nazionale.
2013
Filiere corte, governance
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/1066
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