La crescente disponibilità degli strumenti digitali sta modificando le abitudini e gli stili di vita delle persone in particolar modo nei modi di apprendere, di comunicare e di socializzare. Come evidenzia il documento DigCompEdu (2017, p. 12) bambini e ragazzi nascono e crescono in un mondo caratterizzato da una ubiquità tecnologica che non comporta neces- sariamente il possesso delle skills necessarie per il corretto uso degli stru- menti. Obiettivo delle politiche nazionali ed europee è quello di sviluppare le competenze digitali al fine di rendere i cittadini dei fruitori e produttori attivi, critici e responsabili nell’uso delle tecnologie (European Commis- sion, 2017; Jenkins, 2006; Raccomandazione 2018/C 189/01). Pensiero critico e responsabilità sono gli obiettivi essenziali per rendere gli studenti in grado di “identificare, accedere, gestire, integrare, valutare, analizzare e sintetizzare risorse digitali, costruire nuova conoscenza, creare espres- sioni mediali e comunicare con gli altri nel contesto di situazioni di vita specifiche con lo scopo di consentire azioni sociali costruttive e riflettere sul processo” (Menichetti, 2017, p. 142). In questo scenario la scuola, in quanto luogo dell’agire didattico volto alla promozione del cambiamento, è chiamata a ridefinire i propri confini che si aprono ai contesti dell’infor- male e del non formale promossi dalle tecnologie, per adeguarsi ai continui mutamenti di una società che si fa sempre più partecipativa e digitalizzata.
La formazione del docente e la sfida digitale
Scarinci, A.
2021-01-01
Abstract
La crescente disponibilità degli strumenti digitali sta modificando le abitudini e gli stili di vita delle persone in particolar modo nei modi di apprendere, di comunicare e di socializzare. Come evidenzia il documento DigCompEdu (2017, p. 12) bambini e ragazzi nascono e crescono in un mondo caratterizzato da una ubiquità tecnologica che non comporta neces- sariamente il possesso delle skills necessarie per il corretto uso degli stru- menti. Obiettivo delle politiche nazionali ed europee è quello di sviluppare le competenze digitali al fine di rendere i cittadini dei fruitori e produttori attivi, critici e responsabili nell’uso delle tecnologie (European Commis- sion, 2017; Jenkins, 2006; Raccomandazione 2018/C 189/01). Pensiero critico e responsabilità sono gli obiettivi essenziali per rendere gli studenti in grado di “identificare, accedere, gestire, integrare, valutare, analizzare e sintetizzare risorse digitali, costruire nuova conoscenza, creare espres- sioni mediali e comunicare con gli altri nel contesto di situazioni di vita specifiche con lo scopo di consentire azioni sociali costruttive e riflettere sul processo” (Menichetti, 2017, p. 142). In questo scenario la scuola, in quanto luogo dell’agire didattico volto alla promozione del cambiamento, è chiamata a ridefinire i propri confini che si aprono ai contesti dell’infor- male e del non formale promossi dalle tecnologie, per adeguarsi ai continui mutamenti di una società che si fa sempre più partecipativa e digitalizzata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.