Il saggio affronta il tema sottovalutato dal legislatore del Testo Unico dell’abuso dell’attività di direzione e coordinamento delle società partecipate da parte del socio-ente pubblico, previsto dalle regole di diritto comune societario. Le società partecipate sono società con aspetti disciplinari peculiari e la disciplina integrativa speciale (così come la giurisdizione) dipende dall’attività svolta, qualificabile come di pubblico interesse, non dalla natura del soggetto che rimane una società di diritto comune e come tale imprenditore commerciale. L’attività di eterodirezione configura una situazione soggettiva attiva di cui si può, e talora deve, farsi uso anche ai fini della disciplina dell’affidamento dei servizi. Ciò può valere a maggior ragione quando la società è a partecipazione pubblica e il dominio può essere finalizzato ad evitare pregiudizi agli interessi della collettività (che comunque è un interesse diverso da quello sociale). Il testo approfondisce l’applicazione del sistema di cui agli artt. 2497 ss c.c. alle società pubbliche, per poi concludere l’analisi con l’esame del modello replicato per la giurisdizione contabile nell’art. 12 del Tusp ai fini della responsabilità di amministratori e dirigenti dell’ente pubblico holder (e per aver violato le regole di contabilità).

Il macroproblema irrisolto della responsabilità dell'ente pubblico-socio per abuso del dominio della società partecipata

FIMMANO', Francesco
2016-01-01

Abstract

Il saggio affronta il tema sottovalutato dal legislatore del Testo Unico dell’abuso dell’attività di direzione e coordinamento delle società partecipate da parte del socio-ente pubblico, previsto dalle regole di diritto comune societario. Le società partecipate sono società con aspetti disciplinari peculiari e la disciplina integrativa speciale (così come la giurisdizione) dipende dall’attività svolta, qualificabile come di pubblico interesse, non dalla natura del soggetto che rimane una società di diritto comune e come tale imprenditore commerciale. L’attività di eterodirezione configura una situazione soggettiva attiva di cui si può, e talora deve, farsi uso anche ai fini della disciplina dell’affidamento dei servizi. Ciò può valere a maggior ragione quando la società è a partecipazione pubblica e il dominio può essere finalizzato ad evitare pregiudizi agli interessi della collettività (che comunque è un interesse diverso da quello sociale). Il testo approfondisce l’applicazione del sistema di cui agli artt. 2497 ss c.c. alle società pubbliche, per poi concludere l’analisi con l’esame del modello replicato per la giurisdizione contabile nell’art. 12 del Tusp ai fini della responsabilità di amministratori e dirigenti dell’ente pubblico holder (e per aver violato le regole di contabilità).
2016
978-88-9326-060-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/6209
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