La criminalità organizzata mina alle radici il funzionamento delle istituzioni, frena lo sviluppo di vaste aree del Paese, congela le prospettive di crescita virtuosa dell’economia, alimentando, al contrario, un’economia parallela illegale che persegue tramite l’uso della violenza obiettivi simili a quelle delle imprese lecite, legati al profitto. Il mancato rispetto delle regole e la presenza radicata e diffusa della criminalità organizzata a livello locale, sono i principali fattori di ostacolo all’attività imprenditoriale non solo nelle aree del Mezzogiorno ma in tutta la Penisola: diversamente il problema concerne non solo le diseconomie provocate dalle mafie al Sud ma anche la possibilità che le regioni del Centro-Nord, sfiorate solo in parte dalla criminalità organizzata, possano subire i medesimi fenomeni sul piano sociale ed economico. Nel presente Rapporto l’analisi è affrontata attraverso il ricorso alla teoria assiomatica dei numeri indice congiuntamente all’utilizzo di un indice di autocorrelazione spaziale, quale il Moran globale, necessario per verificare se il processo di penetrazione e radicamento dell’illegalità economica sia un fenomeno strutturale e non occasionale.
Osservatorio legalità 2014 - L'economia illegale in Emilia-Romagna. ROMA: Universitas Mercatorum, ISBN: 9788890895258
MAZZITELLI A
2014-01-01
Abstract
La criminalità organizzata mina alle radici il funzionamento delle istituzioni, frena lo sviluppo di vaste aree del Paese, congela le prospettive di crescita virtuosa dell’economia, alimentando, al contrario, un’economia parallela illegale che persegue tramite l’uso della violenza obiettivi simili a quelle delle imprese lecite, legati al profitto. Il mancato rispetto delle regole e la presenza radicata e diffusa della criminalità organizzata a livello locale, sono i principali fattori di ostacolo all’attività imprenditoriale non solo nelle aree del Mezzogiorno ma in tutta la Penisola: diversamente il problema concerne non solo le diseconomie provocate dalle mafie al Sud ma anche la possibilità che le regioni del Centro-Nord, sfiorate solo in parte dalla criminalità organizzata, possano subire i medesimi fenomeni sul piano sociale ed economico. Nel presente Rapporto l’analisi è affrontata attraverso il ricorso alla teoria assiomatica dei numeri indice congiuntamente all’utilizzo di un indice di autocorrelazione spaziale, quale il Moran globale, necessario per verificare se il processo di penetrazione e radicamento dell’illegalità economica sia un fenomeno strutturale e non occasionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.