La stretta correlazione tra il difetto di produttività di un sistema-paese eil basso livello di digitalizzazione e innovazione dello stesso è noto. Cosìcome è noto che in questo campo l’Italia abbia accumulato nel tempo unritardo significativo. Non è un caso, del resto, che la Commissione europeacollochi da anni l’Italia tra gli «innovatori moderati». I nostri livelli dispesa in Ricerca e Sviluppo (R&S) sono troppo bassi rispetto alla mediaeuropea e questo è vero sia per gli investimenti pubblici, sia per quelliprivati. Proprio al fine di recuperare questo deficit italiano e di promuoveregli investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali, lo sforzodi digitalizzazione e innovazione permea di sé tutto il Piano Nazionale diRipresa e Resilienza (PNRR). Nei diversi saggi che compongono il volume(suddivisi in tre sezioni: «Le competenze digitali, l’istruzione e la ricercascientifica», «Le infrastrutture digitali» e «La digitalizzazione dell’attivitàamministrativa»), le Autrici e gli Autori tratteggiano le linee generalidi tendenza del processo in atto di c.d. transizione digitale. A tal fine,appare imprescindibile l’operazione di ricostruzione dello ‘Stato digitale’anche a partire dagli interventi previsti nel PNRR e dalla prima attuazionedi questi. ‘Stato digitale’ che – è bene ricordare – deve essere inteso inuna duplice accezione, ovvero sia come Stato che regola i processi didigitalizzazione in atto all’interno del sistema produttivo, sia come Statoche digitalizza se stesso.

Lo Stato digitale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Bontempi, Valerio;
2022-01-01

Abstract

La stretta correlazione tra il difetto di produttività di un sistema-paese eil basso livello di digitalizzazione e innovazione dello stesso è noto. Cosìcome è noto che in questo campo l’Italia abbia accumulato nel tempo unritardo significativo. Non è un caso, del resto, che la Commissione europeacollochi da anni l’Italia tra gli «innovatori moderati». I nostri livelli dispesa in Ricerca e Sviluppo (R&S) sono troppo bassi rispetto alla mediaeuropea e questo è vero sia per gli investimenti pubblici, sia per quelliprivati. Proprio al fine di recuperare questo deficit italiano e di promuoveregli investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali, lo sforzodi digitalizzazione e innovazione permea di sé tutto il Piano Nazionale diRipresa e Resilienza (PNRR). Nei diversi saggi che compongono il volume(suddivisi in tre sezioni: «Le competenze digitali, l’istruzione e la ricercascientifica», «Le infrastrutture digitali» e «La digitalizzazione dell’attivitàamministrativa»), le Autrici e gli Autori tratteggiano le linee generalidi tendenza del processo in atto di c.d. transizione digitale. A tal fine,appare imprescindibile l’operazione di ricostruzione dello ‘Stato digitale’anche a partire dagli interventi previsti nel PNRR e dalla prima attuazionedi questi. ‘Stato digitale’ che – è bene ricordare – deve essere inteso inuna duplice accezione, ovvero sia come Stato che regola i processi didigitalizzazione in atto all’interno del sistema produttivo, sia come Statoche digitalizza se stesso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/36946
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