L’esperienza dei mercati finanziari islamici offre un interessante punto di vista sulle dinamiche della relazione tra società, diritto, economia, cultura religiosa e regolazione, date anche le dimensioni del fenomeno. Questo modello di diritto finanziario, dai forti connotati assiologici, si propone, nel confronto con il modello convenzionale di finanza, quale sistema alternativo, retto da paradigmi differenti, tra i quali i più noti sono quelli del divieto di praticare interessi e la preferenza verso schemi contrattuali il cui profilo causale è incentrato sulla condivisione del rischio. Tali elementi incidono significativamente sulla qualificazione dell’agere finanziario e, in special modo, sulla stessa configurazione dell’attività bancaria. Le ragioni per uno studio del sistema e del diritto finanziario islamico – nella prospettiva di valutare la diffusione delle relative pratiche sul mercato nazionale ed europeo – sono molteplici, tenuto conto della presenza ormai consolidata di cittadini europei di fede islamica, della necessità, per le economie europee, di reperire fonti alternative di capitale per finanziare i processi di transizione e, da ultimo, stante la pretesa affinità tra connotati valoriali dell’Islamic finance e finanza sostenibile. Muovendo da una ricostruzione dei fondamenti teorici del diritto finanziario islamico e osservando, tra le molte cose, la relativa tendenza alla funzionalizzazione degli istituti giuridici, il lavoro mira ad analizzare le prospettive di coordinamento tra quest’ultimo e il sistema ordinamentale italiano ed europeo del mercato bancario e finanziario
Il diritto finanziario islamico tra principi e regole. Mercato, regolazione e valori
De Donno G
2025-01-01
Abstract
L’esperienza dei mercati finanziari islamici offre un interessante punto di vista sulle dinamiche della relazione tra società, diritto, economia, cultura religiosa e regolazione, date anche le dimensioni del fenomeno. Questo modello di diritto finanziario, dai forti connotati assiologici, si propone, nel confronto con il modello convenzionale di finanza, quale sistema alternativo, retto da paradigmi differenti, tra i quali i più noti sono quelli del divieto di praticare interessi e la preferenza verso schemi contrattuali il cui profilo causale è incentrato sulla condivisione del rischio. Tali elementi incidono significativamente sulla qualificazione dell’agere finanziario e, in special modo, sulla stessa configurazione dell’attività bancaria. Le ragioni per uno studio del sistema e del diritto finanziario islamico – nella prospettiva di valutare la diffusione delle relative pratiche sul mercato nazionale ed europeo – sono molteplici, tenuto conto della presenza ormai consolidata di cittadini europei di fede islamica, della necessità, per le economie europee, di reperire fonti alternative di capitale per finanziare i processi di transizione e, da ultimo, stante la pretesa affinità tra connotati valoriali dell’Islamic finance e finanza sostenibile. Muovendo da una ricostruzione dei fondamenti teorici del diritto finanziario islamico e osservando, tra le molte cose, la relativa tendenza alla funzionalizzazione degli istituti giuridici, il lavoro mira ad analizzare le prospettive di coordinamento tra quest’ultimo e il sistema ordinamentale italiano ed europeo del mercato bancario e finanziarioI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

