Il soggetto dissolto e reintegrato. Saggi sul postmodernismo letterario

Siamo davvero certi di essere usciti dalla «condizione postmoderna», additata da Jean-François Lyotard? Nel suo celebre saggio sul postmodernismo, Fredric Jameson disegnava con precisione il ritratto inquieto di un «soggetto frammentato»: ma la différance derridiana, il furioso nominalismo di Thomas Pynchon, le fumide palingenesi di Cormac McCarthy non ci parlano di una soggettività già oltre gli sminuzzamenti coscienziali, in via di totale dissoluzione? I saggi qui raccolti si focalizzano su un’ermeneutica del soggetto che tocca un cinquantennio di letteratura occidentale. Si va dalle utopie di Paolo Volponi ai ‘lampi religiosi’ nei romanzi pubblicati in epoca post-millennial, dalla mercificazione della poesia alle versioni pascoliane di Seamus Heaney e all’ecologia integrale di Philippe Jaccottet. Una speranza di integrità è ancora possibile: tornare, con Forrest Gander, a «esser con», cioè a una dimensione interiore che fa della relazionalità il cuore pulsante dell’inabitazione soggettiva.