Ceneri e gioventù. Il marxismo tragico nella poesia di Pasolini

Talking about Pasolini as a “civil poet” means tackling almost his entire oeuvre and running the risk of being engulfed in the vortex of intratextual references, ideological revision processes, the complexity of the texts, and the Italian events that clustered - between chronicle and politics - from the Resistance to the protest movements of the 1970s. Yet, to give up describing the path of his verses (about a dozen books, including published and unpublished collections, in both the Friulian language and language) would mean consigning this author to the iconography of the scandalous genius and the unheeded prophet, instead of refining a method to appreciate his artistic excellence, together with the harshness of his judgement on contemporary history. This book follows, book after book, the itinerary of one of the greatest poets of the 20th century, before and after the dramatic juncture of 1960: after fifteen years dominated by a passion for the revolutionary process of history, there follow another fifteen years in which the poet notes the betrayal of all progress. It is the passage from the organic intellectual to the persecuted artist, from the epic of modernity to the tragedy of post-modernity.

Parlare di Pasolini ‘poeta civile’ significa affrontare pressoché tutta la sua opera e rischiare di essere fagocitati nel vortice dei richiami intratestuali, dei processi di revisione ideologica, della complessità dei testi, delle vicende italiane che si affastellano – fra cronaca e politica – dalla Resistenza ai movimenti di contestazione degli anni Settanta. Eppure rinunciare a descrivere il percorso dei suoi versi (circa una dozzina di libri, fra raccolte edite e inedite, in lingua e in friulano) vorrebbe dire consegnare questo autore all’iconografia del genio scandaloso e del profeta inascoltato, anziché affinare un metodo per apprezzarne l’eccellenza artistica, insieme alla durezza del suo giudizio sulla storia contemporanea. Questo libro segue, libro dopo libro, l’itinerario di uno dei maggiori poeti del secolo XX, prima e dopo lo snodo drammatico del 1960: a un primo quindicennio dominato dall’ebbrezza dell’adesione al processo rivoluzionario della storia, segue un secondo quindicennio in cui il poeta constata il tradimento di ogni progresso. È il passaggio dall’intellettuale organico all’artista perseguitato, dall’epica della modernità alla tragedia della postmodernità.