La ricerca accademica dedicata al nesso tra media e migrazioni ha esaminato il ruolo dei media nei processi di politicizzazione, salienza e polarizzazione della questione migratoria (Maneri et al., 2023; Van der Brug et al., 2015). Tali studi confermano come i media non si limitino a trasmettere informazioni su eventi e fenomeni della realtà; sono piuttosto attori sociali in grado di forgiare discorsi e opinioni pubbliche su tali fenomeni ed eventi (Lecheler et al., 2019). In altre parole, contribuiscono a creare e consolidare rappresentazioni sociali che diventano vere e proprie categorie cognitive attraverso le quali il pubblico organizza la propria percezione e comprensione della realtà sociale, influenzando così atteggiamenti e comportamenti collettivi, incluse le scelte elettorali o l’elaborazione delle decisioni politiche (Adoni & Mane, 1984). Questo è particolarmente rilevante in riferimento alla figura del migrante, che, in quanto straniero, è spesso rappresentato dai media come estraneo, portatore di valori, norme e comportamenti differenti, e quindi facilmente associato alla devianza (Pocecco, 2020). Poiché l'esperienza che abbiamo del migrante è raramente diretta, le interpretazioni spesso stereotipate fornite dai media hanno considerevoli implicazioni sociali e politiche. I media diventano il principale strumento attraverso il quale i pubblici costruiscono la propria percezione del diverso, spesso caratterizzata da un eccesso di rilevanza e da toni allarmistici.
L’interferenza delle narrazioni mediali nei processi di integrazione dei migranti
Francesco Vigneri
2025-01-01
Abstract
La ricerca accademica dedicata al nesso tra media e migrazioni ha esaminato il ruolo dei media nei processi di politicizzazione, salienza e polarizzazione della questione migratoria (Maneri et al., 2023; Van der Brug et al., 2015). Tali studi confermano come i media non si limitino a trasmettere informazioni su eventi e fenomeni della realtà; sono piuttosto attori sociali in grado di forgiare discorsi e opinioni pubbliche su tali fenomeni ed eventi (Lecheler et al., 2019). In altre parole, contribuiscono a creare e consolidare rappresentazioni sociali che diventano vere e proprie categorie cognitive attraverso le quali il pubblico organizza la propria percezione e comprensione della realtà sociale, influenzando così atteggiamenti e comportamenti collettivi, incluse le scelte elettorali o l’elaborazione delle decisioni politiche (Adoni & Mane, 1984). Questo è particolarmente rilevante in riferimento alla figura del migrante, che, in quanto straniero, è spesso rappresentato dai media come estraneo, portatore di valori, norme e comportamenti differenti, e quindi facilmente associato alla devianza (Pocecco, 2020). Poiché l'esperienza che abbiamo del migrante è raramente diretta, le interpretazioni spesso stereotipate fornite dai media hanno considerevoli implicazioni sociali e politiche. I media diventano il principale strumento attraverso il quale i pubblici costruiscono la propria percezione del diverso, spesso caratterizzata da un eccesso di rilevanza e da toni allarmistici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.