Il libro esamina il regime giuridico di diritto internazionale concernente l’immunità dalla giurisdizione di cognizione delle organizzazioni internazionali e la questio- ne del suo coordinamento con il diritto di accesso alla giustizia. Il filo conduttore dell’analisi è il criterio di necessità funzionale, che da un lato presiede al riconosci- mento dei privilegi e delle immunità delle organizzazioni internazionali, incidendo tanto sul suo fondamento giuridico quanto sul suo ambito di applicazione, sia per quanto riguarda i profili processuali che materiali, e che dall’altro influisce sul suo coordinamento con il diritto di accesso al giudice. L’intrinseca ambiguità di tale criterio nella definizione dell’ambito di applicazione dell’immunità suggerisce l’opportunità di riesaminare quelle tesi dottrinali e orien- tamenti giurisprudenziali che propongono un ravvicinamento con l’immunità ri- stretta riconosciuta agli Stati esteri in base al diritto consuetudinario. L’esame della giurisprudenza nazionale e internazionale mostra come un’applicazione analogica di tale norma alle organizzazioni internazionali, laddove non espressamente derogata dal riconoscimento per via pattizia di un’immunità assoluta, sia non solo idonea a garantire una tutela residuale a tali enti garantendone l’indisturbato perseguimento delle funzioni essenziali, ma consenta altresì ad un tempo di precisare l’ambito di applicazione dell’immunità funzionale e garantire una maggiore tutela dei dirit- ti individuali, in combinazione con l’approccio che condiziona il riconoscimento dell’immunità alla disponibilità di un rimedio effettivo.
L’immunità dalla giurisdizione di cognizione delle organizzazioni internazionali tra necessità funzionale e diritto di accesso alla giustizia
Andrea Insolia
2024-01-01
Abstract
Il libro esamina il regime giuridico di diritto internazionale concernente l’immunità dalla giurisdizione di cognizione delle organizzazioni internazionali e la questio- ne del suo coordinamento con il diritto di accesso alla giustizia. Il filo conduttore dell’analisi è il criterio di necessità funzionale, che da un lato presiede al riconosci- mento dei privilegi e delle immunità delle organizzazioni internazionali, incidendo tanto sul suo fondamento giuridico quanto sul suo ambito di applicazione, sia per quanto riguarda i profili processuali che materiali, e che dall’altro influisce sul suo coordinamento con il diritto di accesso al giudice. L’intrinseca ambiguità di tale criterio nella definizione dell’ambito di applicazione dell’immunità suggerisce l’opportunità di riesaminare quelle tesi dottrinali e orien- tamenti giurisprudenziali che propongono un ravvicinamento con l’immunità ri- stretta riconosciuta agli Stati esteri in base al diritto consuetudinario. L’esame della giurisprudenza nazionale e internazionale mostra come un’applicazione analogica di tale norma alle organizzazioni internazionali, laddove non espressamente derogata dal riconoscimento per via pattizia di un’immunità assoluta, sia non solo idonea a garantire una tutela residuale a tali enti garantendone l’indisturbato perseguimento delle funzioni essenziali, ma consenta altresì ad un tempo di precisare l’ambito di applicazione dell’immunità funzionale e garantire una maggiore tutela dei dirit- ti individuali, in combinazione con l’approccio che condiziona il riconoscimento dell’immunità alla disponibilità di un rimedio effettivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.