Consistent and persistent reconstructive uncertainties connote the theoretical and operating features of the right of action in the administrative process. This for heterogeneous reasons ranging from the difficulty of defining shared canons for the qualification and differentiation of the interests legally protected, the heritage of the pandetistic culture in the context of reflection on the legal administrative relationships, the reconstructive complications descending from the needs to systematize the matter of the s.c. diffuse interests, up to the comparison with the neighboring figure of the procedural-civil law institute. The essays that the volume presents analyze these problems and each one, starting from autonomous perspectives and sensitivities, offers, to the theoretical and practical reflection, its own constitutional vision of the right to act in the administrative process. This having regard to the need to ensure, even in the context of a process commonly intended as subjective, the widest access to the administrative judgment but, at the same time, having clear in mind the evolutions in an objective sense of the administrative process, as resulting from the conformation given by the legislator to some institutes of the administrative process, the recent increase of hypotheses of processual legitimation of public administrations and finally the well-known instances of protection brought by organizations representing diffused interests. These studies move in a line of continuity with others already tackled in the Series (The control in full jurisdiction on administrative measures): the search for the fullness of the protection or, in other words, the constitutional positioning of the person against the administrative powers, or even, and more precisely, the maximum constitutional extent to be assigned – under the given historical conditions and social sensibilities – to the fullness of protection postulated by art. 24 of the Constitution, as an inviolable right.

Consistenti e perduranti incertezze ricostruttive connotano i tratti teorici e le modalità operative del diritto di azione nel processo amministrativo. Ciò per ragioni eterogenee che spaziano dalle difficoltà di definire canoni condivisi in ordine ai meccanismi di qualificazione e differenziazione degli interessi protetti, dai retaggi della cultura pandettistica nell’ambito della riflessione in materia di rapporto giuridico amministrativo, dalle complicazioni ricostruttive discendenti dalle esigenze di sistematizzare la materia degli interessi diffusi, fino alla comparazione con la limitrofa figura dell’istituto processual-civilistico. I saggi che il volume presenta analizzano queste problematiche e ciascuno, partendo da autonome prospettive e sensibilità, offre alla riflessione teorica e pratica la propria visione costituzionale del diritto di azione nel processo amministrativo. Ciò avendo riguardo alla necessità di assicurare, pur nell’ambito di un processo comunemente inteso di parti, ampiezza di accesso al giudizio amministrativo ma non mancando al contempo di segnalare evoluzioni in senso oggettivo, frutto vuoi della conformazione data dal legislatore ad alcuni istituti propri del processo amministrativo, vuoi del recente aumento di ipotesi di legittimazione processuale di pubbliche amministrazioni, vuoi infine delle ben note istanze di tutela mosse da organizzazioni rappresentative di interessi diffusi.

Il diritto di azione nel processo amministrativo

Giliberti B
2020-01-01

Abstract

Consistent and persistent reconstructive uncertainties connote the theoretical and operating features of the right of action in the administrative process. This for heterogeneous reasons ranging from the difficulty of defining shared canons for the qualification and differentiation of the interests legally protected, the heritage of the pandetistic culture in the context of reflection on the legal administrative relationships, the reconstructive complications descending from the needs to systematize the matter of the s.c. diffuse interests, up to the comparison with the neighboring figure of the procedural-civil law institute. The essays that the volume presents analyze these problems and each one, starting from autonomous perspectives and sensitivities, offers, to the theoretical and practical reflection, its own constitutional vision of the right to act in the administrative process. This having regard to the need to ensure, even in the context of a process commonly intended as subjective, the widest access to the administrative judgment but, at the same time, having clear in mind the evolutions in an objective sense of the administrative process, as resulting from the conformation given by the legislator to some institutes of the administrative process, the recent increase of hypotheses of processual legitimation of public administrations and finally the well-known instances of protection brought by organizations representing diffused interests. These studies move in a line of continuity with others already tackled in the Series (The control in full jurisdiction on administrative measures): the search for the fullness of the protection or, in other words, the constitutional positioning of the person against the administrative powers, or even, and more precisely, the maximum constitutional extent to be assigned – under the given historical conditions and social sensibilities – to the fullness of protection postulated by art. 24 of the Constitution, as an inviolable right.
2020
978-88-9326-238-5
Consistenti e perduranti incertezze ricostruttive connotano i tratti teorici e le modalità operative del diritto di azione nel processo amministrativo. Ciò per ragioni eterogenee che spaziano dalle difficoltà di definire canoni condivisi in ordine ai meccanismi di qualificazione e differenziazione degli interessi protetti, dai retaggi della cultura pandettistica nell’ambito della riflessione in materia di rapporto giuridico amministrativo, dalle complicazioni ricostruttive discendenti dalle esigenze di sistematizzare la materia degli interessi diffusi, fino alla comparazione con la limitrofa figura dell’istituto processual-civilistico. I saggi che il volume presenta analizzano queste problematiche e ciascuno, partendo da autonome prospettive e sensibilità, offre alla riflessione teorica e pratica la propria visione costituzionale del diritto di azione nel processo amministrativo. Ciò avendo riguardo alla necessità di assicurare, pur nell’ambito di un processo comunemente inteso di parti, ampiezza di accesso al giudizio amministrativo ma non mancando al contempo di segnalare evoluzioni in senso oggettivo, frutto vuoi della conformazione data dal legislatore ad alcuni istituti propri del processo amministrativo, vuoi del recente aumento di ipotesi di legittimazione processuale di pubbliche amministrazioni, vuoi infine delle ben note istanze di tutela mosse da organizzazioni rappresentative di interessi diffusi.
Legittimazione ad agire
processo amministrativo
full jurisdiction
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/165
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