Il contributo analizza i numeri della “Rivista Italiana di Sociologia” pubblicati durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, con particolare attenzione per gli articoli redatti dai primi sociologi italiani e dedicati alla guerra stessa. Da tale analisi emerge il fatto che la comunità sociologica italiana si articolò in tre principali gruppi di pensiero: i neutrali, che analizzarono la guerra da un punto di vista scientifico, senza prendere posizione; gli anti-bellicisti, ossia accademici che studiarono il conflitto e lo condannarono in blocco e in quanto tale; gli interventisti, cioè studiosi che presero una posizione favorevole alla guerra, alcuni in maniera occulta, ossia mascherando le loro rivendicazioni politiche sotto una patina di scientificità, altri invece in maniera dichiarata, in nome di un ideale democratico e antigermanista, oppure meramente nazionalistico.
L'interpretazione della "Rivista Italiana di Sociologia"
FABBRI, ALESSANDRO
2015-01-01
Abstract
Il contributo analizza i numeri della “Rivista Italiana di Sociologia” pubblicati durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, con particolare attenzione per gli articoli redatti dai primi sociologi italiani e dedicati alla guerra stessa. Da tale analisi emerge il fatto che la comunità sociologica italiana si articolò in tre principali gruppi di pensiero: i neutrali, che analizzarono la guerra da un punto di vista scientifico, senza prendere posizione; gli anti-bellicisti, ossia accademici che studiarono il conflitto e lo condannarono in blocco e in quanto tale; gli interventisti, cioè studiosi che presero una posizione favorevole alla guerra, alcuni in maniera occulta, ossia mascherando le loro rivendicazioni politiche sotto una patina di scientificità, altri invece in maniera dichiarata, in nome di un ideale democratico e antigermanista, oppure meramente nazionalistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.