Il contributo analizza il concetto di 'guerra' nell'ambito di un volume miscellaneo dedicato alla devianza. Si intende dunque stabilire se la guerra sia o no un'attività deviante in senso sociologico, mediante la trattazione compiuta nei 3 paragrafi del contributo stesso: il primo, che sviluppa una precisazione etimologica dei due concetti; il secondo, che considera la trattazione della guerra compiuta dai suoi teorici nel corso della storia (in particolare Sun Tzu e Carl von Clausewitz); il terzo, che considera la devianza della guerra e nella guerra in base alle concezioni dei filosofi, dei filantropi, degli psicoanalisti (Freud e Fromm) e dei sociologi contemporanei. La conclusione è che la guerra non è un'attività deviante, ma fornisce l'occasione a determinati individui, predisposti caratterialmente, per comportarsi in maniera deviante.
Guerra
FABBRI, ALESSANDRO
2012-01-01
Abstract
Il contributo analizza il concetto di 'guerra' nell'ambito di un volume miscellaneo dedicato alla devianza. Si intende dunque stabilire se la guerra sia o no un'attività deviante in senso sociologico, mediante la trattazione compiuta nei 3 paragrafi del contributo stesso: il primo, che sviluppa una precisazione etimologica dei due concetti; il secondo, che considera la trattazione della guerra compiuta dai suoi teorici nel corso della storia (in particolare Sun Tzu e Carl von Clausewitz); il terzo, che considera la devianza della guerra e nella guerra in base alle concezioni dei filosofi, dei filantropi, degli psicoanalisti (Freud e Fromm) e dei sociologi contemporanei. La conclusione è che la guerra non è un'attività deviante, ma fornisce l'occasione a determinati individui, predisposti caratterialmente, per comportarsi in maniera deviante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.