Il clima aziendale e le ricerche legate alla sua definizione, analisi e misura sono entrate a far parte della letteratura scientifica da diversi decenni. Tale concetto ha permesso di indagare le strutture aziendali non solo dal punto di vista organizzativo, ma anche dal punto di vista psicosociale. Numerose discipline interessate allo studio delle organizzazioni e al loro funzionamento riconoscono l’influenza dell’interazione tra componenti soggettive e oggettive sulla forma e sul risultato dell’azione organizzativa. In questa prospettiva il rapporto tra individui e organizzazione non è un semplice rapporto di contenuto e contenitore, ma è fondato su una relazione che li rende interdipendenti. Nell’ambito degli studi sul comportamento organizzativo il concetto di clima aziendale e la sua misurazione ricoprono un posto di rilievo da quando si è compresa l’importanza delle risorse umane nel determinare il risultato aziendale. Secondo la prospettiva neo-istituzionalista vi è infatti un’interazione costante tra individuo e organizzazione e le due entità si influenzano reciprocamente. Di conseguenza è nata la necessità di orientare l’attenzione all’interno dell’azienda, studiando le organizzazioni anche da un punto di vista psicologico e soggettivo, piuttosto che cercare di spiegare gli avvenimenti organizzativi unicamente come conseguenza delle turbolenze e incertezze del mondo esterno. La difficoltà di interpretazione e descrizione del clima organizzativo sottolinea la necessità di fornirne una definizione e una valutazione quantitativa adeguata alla sua complessità in modo che possa essere usata come strumento organizzativo. Questo capitolo descrive il clima e le interazioni con le altre variabili aziendali e fornisce una metodologia di misura che assume un ruolo strategico per il benessere e l’efficienza aziendale.
Diagnosi e cambiamento del clima organizzativo
CAPECE G
2012-01-01
Abstract
Il clima aziendale e le ricerche legate alla sua definizione, analisi e misura sono entrate a far parte della letteratura scientifica da diversi decenni. Tale concetto ha permesso di indagare le strutture aziendali non solo dal punto di vista organizzativo, ma anche dal punto di vista psicosociale. Numerose discipline interessate allo studio delle organizzazioni e al loro funzionamento riconoscono l’influenza dell’interazione tra componenti soggettive e oggettive sulla forma e sul risultato dell’azione organizzativa. In questa prospettiva il rapporto tra individui e organizzazione non è un semplice rapporto di contenuto e contenitore, ma è fondato su una relazione che li rende interdipendenti. Nell’ambito degli studi sul comportamento organizzativo il concetto di clima aziendale e la sua misurazione ricoprono un posto di rilievo da quando si è compresa l’importanza delle risorse umane nel determinare il risultato aziendale. Secondo la prospettiva neo-istituzionalista vi è infatti un’interazione costante tra individuo e organizzazione e le due entità si influenzano reciprocamente. Di conseguenza è nata la necessità di orientare l’attenzione all’interno dell’azienda, studiando le organizzazioni anche da un punto di vista psicologico e soggettivo, piuttosto che cercare di spiegare gli avvenimenti organizzativi unicamente come conseguenza delle turbolenze e incertezze del mondo esterno. La difficoltà di interpretazione e descrizione del clima organizzativo sottolinea la necessità di fornirne una definizione e una valutazione quantitativa adeguata alla sua complessità in modo che possa essere usata come strumento organizzativo. Questo capitolo descrive il clima e le interazioni con le altre variabili aziendali e fornisce una metodologia di misura che assume un ruolo strategico per il benessere e l’efficienza aziendale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.