L’e-learning, per un verso è molteplicità, per altro verso è spinta a rinvenire soluzioni che sappiano giocare la carta dell’integrazione delle risorse, delle forme comunicative, degli strumenti di interazione a distanza. L’espressione di questa propensione dell’e-learning verso una logica che privilegia l’integrazione e la sostenibilità è l’attuale tendenza a valorizzare il blended learning e ancor più il complex learning per coniugare le ragioni della presenza con quelle della distanza, quelle dell’aula con quelle dello spazio virtuale. Oggi i nuovi modelli di e-learning, rivalutando altresì il peso e la portata dell’apprendimento informale, giocano tutte le chance didattiche nella capacità di far interagire formale ed informale. È la cosiddetta svolta dell’e-learning 2.0, che intende proporre, alla luce delle nuove tecnologie emerse nell’ambito del Web 2.0, un orientamento in senso più marcatamente costruttivista dell’apprendimento a distanza. L’e-learning 2.0 supera il concetto di piattaforma e-learning intesa come contenitore “chiuso” di un processo di apprendimento, rivede la logica del Learning Object, dà piena attuazione al principio dell’apprendimento “learner-centered” e dell’insegnamento come processo di facilitazione dell’apprendimento e delle interazioni fra gli studenti, induce lo studente a prendere in prima persona il controllo del suo processo di apprendimento utilizzando la strumentazione che le tecnologie gli mettono a disposizione. Parliamo di tecnologie di supporto all’apprendimento cooperativo in rete (wiki, blog, podcast, instant messaging), di tecnologie per il reperimento delle informazioni e la gestione delle fonti in rete (feed RSS, social bookmarking), di tecnologie di supporto all’apprendimento per utenti mobili. L’e-learning 2.0 è dunque la nuova formazione a distanza delle generazioni digitali.
L'apprendimento digitale. Prospettive tecnologiche e pedagogiche dell'e-learning
COLAZZO, Salvatore;
2008-01-01
Abstract
L’e-learning, per un verso è molteplicità, per altro verso è spinta a rinvenire soluzioni che sappiano giocare la carta dell’integrazione delle risorse, delle forme comunicative, degli strumenti di interazione a distanza. L’espressione di questa propensione dell’e-learning verso una logica che privilegia l’integrazione e la sostenibilità è l’attuale tendenza a valorizzare il blended learning e ancor più il complex learning per coniugare le ragioni della presenza con quelle della distanza, quelle dell’aula con quelle dello spazio virtuale. Oggi i nuovi modelli di e-learning, rivalutando altresì il peso e la portata dell’apprendimento informale, giocano tutte le chance didattiche nella capacità di far interagire formale ed informale. È la cosiddetta svolta dell’e-learning 2.0, che intende proporre, alla luce delle nuove tecnologie emerse nell’ambito del Web 2.0, un orientamento in senso più marcatamente costruttivista dell’apprendimento a distanza. L’e-learning 2.0 supera il concetto di piattaforma e-learning intesa come contenitore “chiuso” di un processo di apprendimento, rivede la logica del Learning Object, dà piena attuazione al principio dell’apprendimento “learner-centered” e dell’insegnamento come processo di facilitazione dell’apprendimento e delle interazioni fra gli studenti, induce lo studente a prendere in prima persona il controllo del suo processo di apprendimento utilizzando la strumentazione che le tecnologie gli mettono a disposizione. Parliamo di tecnologie di supporto all’apprendimento cooperativo in rete (wiki, blog, podcast, instant messaging), di tecnologie per il reperimento delle informazioni e la gestione delle fonti in rete (feed RSS, social bookmarking), di tecnologie di supporto all’apprendimento per utenti mobili. L’e-learning 2.0 è dunque la nuova formazione a distanza delle generazioni digitali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.