«Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi» (Alberto Sordi). The territorial system of Rome cannot longer playing backward in the field of tourism. Structural weaknesses show an overall lack of competitiveness as regards to old and new competitors. The risk is that Rome destination is «loosing points» when less than half of its potential resources were developed. The aim of this paper is to illustrate if a new instrument – the tourism network - can help to grow and develop Rome destination. The network means a strong change of internal and external competitive conditions for the enterprises system: creation of knowledge, innovative entrepreneurial culture and tourism seen as a territorial global product. The local territorial framework and organization are perfect laboratory to see if enterprise aggregation could produce a better and faster growth of the tourism system. Moreover, in this way is possible to build a regional network model of Rome, seen as Città Metropolitana, that goes over their administrative boundaries. The main goal of the network is to share tasks, skills and knowledge with the aim to increase revenue and improve overall quality, attracting the tourist for more time and to involve new demand segments, as for example young people. The crucial question is, if this model works, and on which basis it could stand on? The way how the companies relate to each other can create benefits of the «stay together»: economic benefits, externalities and returns of territorial scale, quality and global product planning, for the construction of a new local tourism chain, with new, not casual, relationships. In this way a real territorial network of companies can growth, overcoming the patterns of the past.

«Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi» (Alberto Sordi). Roma ed il suo sistema territoriale non può più permettersi di giocare in difesa sul campo del turismo. Le debolezze strutturali e gli indicatori, in termini complessivi, suggeriscono un deficit di competitività, rispetto a vecchi e nuovi competitors. Il rischio del turismo dell’area di Roma è iniziare a «perdere terreno» avendo sviluppato meno della metà delle sue potenzialità. L’obiettivo di questo contributo è capire se è possibile immaginare uno strumento - la rete territoriale - per il rilancio, la crescita e lo sviluppo della composita risorsa turistica Roma. Rete territoriale significa una forte modificazione delle condizioni di competitività interna ed esterna alle stesse imprese: creazione di nuove conoscenze, innovata cultura imprenditoriale e territoriale, turismo come prodotto globale territoriale. Il territorio, con la sua struttura e organizzazione, è lo strumento migliore per capire se l’aggregazione delle imprese del turismo comporti una crescita, superiore alla somma delle singole aziende, e sia in grado di sviluppare un sistema territoriale turistico. Ed inoltre, individuare su quali elementi sia possibile costruire un modello per una rete territoriale di Roma, intesa come Area vasta o Sistema Metropolitano, prescindendo dai confini amministrativi. Mettere in comune attività, competenze e conoscenze per accrescere il fatturato, attrarre per più tempo turisti e nuovi segmenti - il turismo giovanile -, aumentare le entrate e migliorare la qualità globale. La domanda sottesa è, se questo modello possa funzionare, su quali basi si potrebbe/dovrebbe reggere? La modalità in cui queste relazioni dell’aggregazione territoriale di imprese possono generare benefici di diversa natura per cui conviene «mettersi insieme»: vantaggi economici, esternalità ed economia di scala a livello territoriali, qualità e percezione del prodotto globale territoriale e redditività diffusa per la costruzione di una filiera del turismo locale.

Reti territoriali e imprese. Trasformare il potenziale di crescita del turismo romano e laziale in sviluppo locale

Olivieri F
2016-01-01

Abstract

«Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi» (Alberto Sordi). The territorial system of Rome cannot longer playing backward in the field of tourism. Structural weaknesses show an overall lack of competitiveness as regards to old and new competitors. The risk is that Rome destination is «loosing points» when less than half of its potential resources were developed. The aim of this paper is to illustrate if a new instrument – the tourism network - can help to grow and develop Rome destination. The network means a strong change of internal and external competitive conditions for the enterprises system: creation of knowledge, innovative entrepreneurial culture and tourism seen as a territorial global product. The local territorial framework and organization are perfect laboratory to see if enterprise aggregation could produce a better and faster growth of the tourism system. Moreover, in this way is possible to build a regional network model of Rome, seen as Città Metropolitana, that goes over their administrative boundaries. The main goal of the network is to share tasks, skills and knowledge with the aim to increase revenue and improve overall quality, attracting the tourist for more time and to involve new demand segments, as for example young people. The crucial question is, if this model works, and on which basis it could stand on? The way how the companies relate to each other can create benefits of the «stay together»: economic benefits, externalities and returns of territorial scale, quality and global product planning, for the construction of a new local tourism chain, with new, not casual, relationships. In this way a real territorial network of companies can growth, overcoming the patterns of the past.
2016
9788886248266
«Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi» (Alberto Sordi). Roma ed il suo sistema territoriale non può più permettersi di giocare in difesa sul campo del turismo. Le debolezze strutturali e gli indicatori, in termini complessivi, suggeriscono un deficit di competitività, rispetto a vecchi e nuovi competitors. Il rischio del turismo dell’area di Roma è iniziare a «perdere terreno» avendo sviluppato meno della metà delle sue potenzialità. L’obiettivo di questo contributo è capire se è possibile immaginare uno strumento - la rete territoriale - per il rilancio, la crescita e lo sviluppo della composita risorsa turistica Roma. Rete territoriale significa una forte modificazione delle condizioni di competitività interna ed esterna alle stesse imprese: creazione di nuove conoscenze, innovata cultura imprenditoriale e territoriale, turismo come prodotto globale territoriale. Il territorio, con la sua struttura e organizzazione, è lo strumento migliore per capire se l’aggregazione delle imprese del turismo comporti una crescita, superiore alla somma delle singole aziende, e sia in grado di sviluppare un sistema territoriale turistico. Ed inoltre, individuare su quali elementi sia possibile costruire un modello per una rete territoriale di Roma, intesa come Area vasta o Sistema Metropolitano, prescindendo dai confini amministrativi. Mettere in comune attività, competenze e conoscenze per accrescere il fatturato, attrarre per più tempo turisti e nuovi segmenti - il turismo giovanile -, aumentare le entrate e migliorare la qualità globale. La domanda sottesa è, se questo modello possa funzionare, su quali basi si potrebbe/dovrebbe reggere? La modalità in cui queste relazioni dell’aggregazione territoriale di imprese possono generare benefici di diversa natura per cui conviene «mettersi insieme»: vantaggi economici, esternalità ed economia di scala a livello territoriali, qualità e percezione del prodotto globale territoriale e redditività diffusa per la costruzione di una filiera del turismo locale.
Turismo
Reti territoriali
Crescita
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12606/1242
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