La presente nota indaga la relazione tra conoscenza e interpretazione delle trasformazioni del paesaggio agrario e il ruolo della pianificazione per la definizione degli obiettivi, dei criteri e degli strumenti di governo dello spazio agrario, applicando a tale relazione la prospettiva di lettura che lega l’analisi al progetto di paesaggio. In questo senso, se il progetto nasce e si sviluppa entro gli esiti dell’analisi, l’interpretazione e la catalogazione del paesaggio agrario è l’operazione fondamentale da cui prende le mosse la definizione di strategie di pianificazione. Il paesaggio agrario è a nostro avviso una “questione” di progetto per il territorio, che rende urgente uno studio di lettura delle dinamiche evolutive in grado di fornire a pianificatori e policy maker strumenti utili a disegnare l’assetto dei luoghi e a definirne le trasformazioni. Compiere quest’operazione significa rintracciare le ragioni costruttive di un territorio e prefigurare in qualche modo, di quel territorio, il destino. Guardare al paesaggio agrario come a una questione di progetto, implica un importante passo concettuale dall’idea di territorio a quella, appunto, di paesaggio. Ciò significa assumere lo spazio agrario come entità fisica con specifiche caratteristiche socioeconomiche, geomorfologiche, agroforestali, ambientali ed ecologiche indagabili come ambito di risorse per la città e per l’uomo, ma anche come spazio vissuto e percepito, e perciò dotato di forme e di significati di là della propria fisica concretezza, che è poi uno dei motivi ispiratori della Convenzione Europea del Paesaggio.
La governance del paesaggio agrario dalla conoscenza del territorio alle politiche di gestione: esperienze per la ricomposizione dei conflitti
CAVALLO A
2012-01-01
Abstract
La presente nota indaga la relazione tra conoscenza e interpretazione delle trasformazioni del paesaggio agrario e il ruolo della pianificazione per la definizione degli obiettivi, dei criteri e degli strumenti di governo dello spazio agrario, applicando a tale relazione la prospettiva di lettura che lega l’analisi al progetto di paesaggio. In questo senso, se il progetto nasce e si sviluppa entro gli esiti dell’analisi, l’interpretazione e la catalogazione del paesaggio agrario è l’operazione fondamentale da cui prende le mosse la definizione di strategie di pianificazione. Il paesaggio agrario è a nostro avviso una “questione” di progetto per il territorio, che rende urgente uno studio di lettura delle dinamiche evolutive in grado di fornire a pianificatori e policy maker strumenti utili a disegnare l’assetto dei luoghi e a definirne le trasformazioni. Compiere quest’operazione significa rintracciare le ragioni costruttive di un territorio e prefigurare in qualche modo, di quel territorio, il destino. Guardare al paesaggio agrario come a una questione di progetto, implica un importante passo concettuale dall’idea di territorio a quella, appunto, di paesaggio. Ciò significa assumere lo spazio agrario come entità fisica con specifiche caratteristiche socioeconomiche, geomorfologiche, agroforestali, ambientali ed ecologiche indagabili come ambito di risorse per la città e per l’uomo, ma anche come spazio vissuto e percepito, e perciò dotato di forme e di significati di là della propria fisica concretezza, che è poi uno dei motivi ispiratori della Convenzione Europea del Paesaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.