La composizione rilevante delle piccole imprese italiane è di piccole e piccolissime dimensioni, rappresenta un limite concreto per lo sviluppo dimensionale competitivo sia sui mercati nazionali e sia sui mercati internazionali. Alcuni fattori che determinano la mancata crescita dimensionale delle micro e piccole imprese italiane, è da attribuire ad una forte governance familiare, alla difficoltà di operare in mercati e contesti con una forte presenza di grandi imprese, ad un forte pressione fiscale che disincentiva alla crescita. Alla presenza di tali ostacoli, il sistema imprenditoriale italiano ha creato in alcune aree del Paese i distretti industriali, una rete informale fra imprese che sono concentrate in un territorio comune, che ha contribuito a ridurre i vincoli connessi con la dimensione piccola. In epoca più recente, i distretti industriali hanno manifestato la loro inadeguatezza alle nuove forme di mercato e alla competitività internazionale. Uno dei principali vantaggi dei distretti industriali è rappresentato dalla vicinanza territoriale. Oggi quest’aspetto si è reso meno importante grazie alle nuove tecnologie nel settore della produzione e nella comunicazione. La riduzione dei vantaggi di territorialità condivisa, favorisce la ricerca di partner in aree più distanti; i benefici di rivolgersi a un’ampia platea d’imprese con cui creare rapporti di rete si accompagnano tuttavia a maggiori vantaggi dovuti alla diversa territorialità di appartenenza. L’introduzione del Contratto di rete (legge finanziaria per il 2009), attuando queste linee di azione (Ministero dello Sviluppo economico, 2010), ha spinto da più parti riflessioni sull’efficacia dello strumento, basate soprattutto sulle difficoltà delle imprese italiane ad abbandonare la piccola dimensione e la struttura familiare per un sistema diverso. Il lavoro è incentrato sul tema delle aggregazioni fra imprese e attraverso un’indagine di campo, ottenere dei risultati qualitativi sul funzionamento e la validità dei contratti di rete.
La valenza territoriale del Contratto di Rete: Il caso Campano
Granata G
2015-01-01
Abstract
La composizione rilevante delle piccole imprese italiane è di piccole e piccolissime dimensioni, rappresenta un limite concreto per lo sviluppo dimensionale competitivo sia sui mercati nazionali e sia sui mercati internazionali. Alcuni fattori che determinano la mancata crescita dimensionale delle micro e piccole imprese italiane, è da attribuire ad una forte governance familiare, alla difficoltà di operare in mercati e contesti con una forte presenza di grandi imprese, ad un forte pressione fiscale che disincentiva alla crescita. Alla presenza di tali ostacoli, il sistema imprenditoriale italiano ha creato in alcune aree del Paese i distretti industriali, una rete informale fra imprese che sono concentrate in un territorio comune, che ha contribuito a ridurre i vincoli connessi con la dimensione piccola. In epoca più recente, i distretti industriali hanno manifestato la loro inadeguatezza alle nuove forme di mercato e alla competitività internazionale. Uno dei principali vantaggi dei distretti industriali è rappresentato dalla vicinanza territoriale. Oggi quest’aspetto si è reso meno importante grazie alle nuove tecnologie nel settore della produzione e nella comunicazione. La riduzione dei vantaggi di territorialità condivisa, favorisce la ricerca di partner in aree più distanti; i benefici di rivolgersi a un’ampia platea d’imprese con cui creare rapporti di rete si accompagnano tuttavia a maggiori vantaggi dovuti alla diversa territorialità di appartenenza. L’introduzione del Contratto di rete (legge finanziaria per il 2009), attuando queste linee di azione (Ministero dello Sviluppo economico, 2010), ha spinto da più parti riflessioni sull’efficacia dello strumento, basate soprattutto sulle difficoltà delle imprese italiane ad abbandonare la piccola dimensione e la struttura familiare per un sistema diverso. Il lavoro è incentrato sul tema delle aggregazioni fra imprese e attraverso un’indagine di campo, ottenere dei risultati qualitativi sul funzionamento e la validità dei contratti di rete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.